NOTIZIARIO del 01 agosto 2004

 
     

Blair in vacanza da Berlusconi , pessima scelta
dal Guardian, nostra traduzione

Le scelte di Tony Blair lo hanno di nuovo gettato, come suol dirsi "nella merda" (in Italiano nel testo, ndr).

La sua decisione di portare la famiglia per una visita di un giorno o due alla casa di vacanze stile "smersh" di Silvio Berlusconi il mese prossimo sara' simultaneamente un affronto al suo partito ed irritera' i leader Europei suoi partner, pochi dei quali hanno una parola gentile per il primo ministro italiano.

La villa Certosa, che occupa un centinaio di acri della esclusiva Costa Smeralda, sulla riva settentrionale della Sardegna, indubbiamente offre straordinarie attrazioni per il palato spento del viaggiatore stanco.

I clienti variano, ma ha diverse piscine, una riserva di cinghiali, 2000 cactus personalmente selezionati dal proprietario, un teatro ricostruito all'aperto e fra l'altro, un ascensore segreto in un tunnel scavato nel terreno fino ad una piattaforma d'atterraggio.

Perfetto per agenti MI6 ed altri che preferiscono viaggiare in sottomarino, essa e' stata solo recentemente completata in un coro di proteste degli abitanti che hanno lamentato la mancata richiesta di permesso, un'omissione giustificata da Berlusconi con motivi di sicurezza.

Come Blair, Berlusconi ha sofferto un effetto anti-guerra alle elezioni europee del mese scorso e non ha potuto resistere a vantarsi della presunta visita segreta ad una conferenza stampa mercoledi'.

Egli ha gia' capitalizzato le visite di altri leader mondiali, incluso il presidente russo, Vladimir Putin, piacevolmente intrattenuto con una selezione di canzoni d'amore italiane suonate dall'orchestrina residente nella villa.

Blair e' solito trascorrere vacanze in Italia, diverse volte ospite del principe Girolamo Guicciardini Strozzi ed, una volta, della Regione Toscana; egli e la sua famiglia sono anche stati ospiti del governo egiziano a Sharm el-Shaikh, ed attualmente stanno nella villa di Sir Cliff Richard alle Barbados.

Pochi criticherebbero le sue due o tre vacanze estere all'anno ed il tempo prezioso con la sua famiglia, lontano dalle pressioni del lavoro e dall'interesse dei media, che e' cio' che esse offrono.

Ma non potrebbe aver scelto una destinazione piu' provocatoria, ne' una amicizia politica piu' adatta a far diminuire i gruppi di attivisti che rinnovano la loro fedelta' al partito.

L'articolo in lingua inglese (titolo originale "Il costo della Costa").

by www.osservatoriosullalegalita.org

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La vicenda dello Spectator