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NOTIZIARIO del 16
agosto 2004
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Tony
Blair da Berlusconi : come Bogart e Bergman "Fra tutte le case di vacanza, in tutto il mondo, doveva scegliere proprio quella di Silvio" ("Of all the holiday homes in all the world, he had to choose Silvio's"): questo il titolo dell'articolo di ferragosto che James Walston, direttore del Dipartimento di Relazioni Internazionali all'American University of Rome, ha scritto per l'Independent, commentando la vacanza sarda di Tony Blair. Tony e Silvio proprio come Ilsa-Bergman e Rick-Bogart. Ricordate? E' piu' o meno quello che dice Rick in 'Casablanca', quando rivede Ilsa, dopo anni, proprio nel suo locale: "Of all the gin joints in all the cities in all the world, she had to walk into mine." A Villa Certosa manchera' solo il negro Sam che suona al pianoforte "As time goes by", ma ci sara' senz'altro Apicella, o forse Confalonieri, e tante altre canzoni, perche' Silvio, a differenza di Rick, le canzoni se le scrive da solo e sa anche cantarsele. Ai giornali inglesi pero' questa visita di Tony a Silvio non piace proprio. "Continuano a ricordarci" scrive Walston "che questa e' una vacanza privata, un incontro tra amici. Nessuna agenda, niente dossier, niente protocollo, nessun assistente. Ma le vacanze dei primi ministri non sono mai 'strettamente personali' e nel caso dei Signori Blair e Berlusconi si tiene sempre conto attentamente dei profitti e delle perdite anche per le azioni piu' insignificanti, figuriamoci per un incontro tanto pubblicizzato." "Dal punto di vista italiano" scrive Walston " il bilancio e'favorevole: Berlusconi ci guadagna in legittimazione, rispettabilita' e influenza nella comunita' internazionale. Nell'ambito dell'Unione Europea la visita e' il modo per dire che non ci sara' un direttorato Anglo-Franco-Tedesco (o che, se ci sara', sara' anche Italo-). In Italia la visita di Blair conferisce a Berlusconi ulteriore prestigio fra i suoi sostenitori ed e' un'occasione per giocare uno scherzo all'opposizione: il leader del Labour britannico e' la' con lui, non in bicicletta, a spasso per gli Appennini con Romano Prodi. Sul piano personale la visita e' molto gratificante per Berlusconi: la parte dell'ospite nelle riunioni importanti gli piace immensamente. Sara' gongolante quest'anno per Blair, come lo fu l'anno passato per Putin. Risulta invece molto piu' difficile da capire che cosa ci si guadagni andando a Villa Certosa, a parte naturalmente il solito Rolex e i gioielli che Berlusconi offre sempre ai suoi ospiti. Ci si puo' aspettare una magnifica accoglienza e una serata divertente con Berlusconi che canta le sue canzoni insieme a Mario Apicella, il suo trovatore napoletano, ma Blair, giunto ad un punto critico del suo premierato, farebbe bene a non farsi cogliere in amabile conversazione con l'ambiguo leader italiano. Quando i due si incontrano nelle occasioni ufficiali si abbracciano, e Blair ha rischiato di sporcarsi il vestito di fondotinta. Sulla spiaggia non ci saranno ne' vestiti ne' fondotinta, ma, dopo, sara' piu' difficile togliere la macchia dalla sua reputazione. Certamente gli uomini politici devono incontrarsi con gli altri leaders, e molti di loro sono anche moralmente meno raccomandabili di Berlusconi, ma ci viene detto che questa visita e' una "faccenda personale'. Blair non si trova dunque nella necessita' di accettare l'ospitalita' di Berlusconi, a meno che non vi siano motivi pressanti che vanno al di la' delle preferenze personali, o che davvero i due si divertano a passare del tempo insieme." Secondo Walston "la sinistra britannica ha lasciato perdere Blair gia' da molto tempo, ma persino il piu' convinto sostenitore del New Labour troverebbe Berlusconi imbarazzante". Pare proprio che gli stravaganti comportamenti di Berlusconi non siano passati inosservati all'estero: le corna, il kapo', la difesa della politica di Putin in Cecenia e, parlando di cose piu' serie, il processo ancora in corso, le condanne dei coimputati, la serie di leggi-vergogna. E all'estero risultano molto evidenti anche i risultati ottenuti in tre anni di governo che vedono "una crescita delle sue fortune inversamente proporzionale a quelle del suo paese". "L'economia italiana e' in una fase di ristagno, i promessi tagli alle tasse sono ancora un miraggio, e le riforme della sanita' e dell'istruzione hanno causato scontento fra i lavoratori senza produrre la tanto sperata efficienza di stampo thatcheriano. Sull'argomento l'ala destra del Governo abbaia ma non morde, e gli 'alfieri del libero mercato' stanno facendo il possibile per salvare l'Alitalia dala concorrenza". La conclusione di Walston e' lapidaria: "Sia per ragioni politiche che per ragioni etiche Blair e Berlusconi non dovrebbero trascorrere il loro tempo libero insieme. Politicamente l'unico argomento che li accomuna si ritrova nel fatto che entrambi hanno coinvolto i loro rispettivi paesi nell'avventura irachena di Bush, senza che alcuno sia riuscito a capire che cosa sperino di ottenere. Berlusconi ci ha guadagnato un invito a Crawford (Texas), ma, finora, di contratti per la ricostruzione se ne sono visti pochi. Blair vorrebbe qualche forma di intervento nel Darfur, ma, a breve termine, non sono in vista risoluzioni dell'ONU o della NATO a proposito del Sudan. Molto probabilmente la parola d'ordine per ferragosto sara' "non si parla della guerra". Per un Primo Ministro che ha appena rinnovato un incarico a Peter Mandelson e confermato John Scarlett come nuovo capo dell'Intelligence, le due giornate con Berlusconi sono da considerare o un segno di sfacciata fiducia in se stesso che rasenta l'arroganza, oppure il sintomo che Blair sta perdendo i contatti con la realta'... oppure le due cose insieme. L'articolo integrale in lingua inglese by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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Blair in vacanza da Berlusconi: un pessimo affare (The Guardian) |