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NOTIZIARIO del 10
agosto 2004
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Terrorismo
: Spagna crede a legami ETA / Al Qaeda Piu' della meta' degli Spagnoli pensa che l'ETA sia collegata con il terrorismo internazionale, e naturalmente tale idea caratterizza per lo piu' i votanti del Partito Popolare, ora all'opposizione. Lo rivela un'inchiesta del Centro di indagine sociologica dei Paesi Baschi. Parlando in numeri, il 54% degli intervistati ritiene che esista una connessione fra il terrorismo internazionale e l'ETA e un 42% pensa proprio che i separatisti baschi mantengano legami con gruppi islamici, mentre il 24% respinge risolutamente tali ipotesi. Il sondaggio mostra anche che il 26% degli Spagnoli considera la guerra in Iraq come causa principale dell'apparizione del terrorismo islamico in Spagna - con un riferimento negativo agli Stati Uniti - e questa percentuale e' da ascriversi a sinistra, mentre un 40% dei popolari (quindi 20% circa del totale) pensa che sia il fanatismo religioso la causa scatenante dell'arrivo del terrorismo islamico. Un 45% degli Spagnoli pensa poi che gli attuali metodi di contrasto al terrorismo internazionale siano adeguati, mentre un 38%, soprattutto dell'estrama sinistra, li respinge. Nella societa' basca ben il 54% dei cittadini critica invece nettamente tali metodi. Piu' della meta' della societa' spagnola propende per la modifica del patto antiterrorista con apertura ad altre forze politiche e il 48% pensa che i Baschi non appoggino sufficientemente le vittime del terrorismo dell'ETA. Se il governo Aznar aveva enfatizzato il ruolo dell'ETA negli attentati di Madrid dell'11 marzo 2004 e tentato in un secondo tempo di accreditare un legame fra i terroristi baschi e quelli islamici, l'attuale amministrazione e' invece sicura: "nessun legame tra Eta e fondamentalisti islamici". Lo ha detto qualche settimana fa il ministro degli interni spagnolo José Antonio Alonzo davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta dopo che il suo predecessore, Angel Acebes, aveva rilanciato la possibilitŕ di un collegamento tra i due terrorismi. "La verita' si cerca nei fatti - ha aggiunto il ministro del PSOE - i dati oggettivi raccolti in tutte le indagini condotte ci portano al terrorismo islamico. Neanche un indizio ci porta all'ETA". Ma socialisti e popolari concordano sulla necessita' di unire gli sforzi contro il terrorismo, soprattutto dopo i due recenti attentati avvenuti in zone turistiche del nord della Spagna e condannati in modo unanime dal mondo politico spagnolo. Il premier, José Luis Rodríguez Zapatero, ha parlato proprio ieri con il Re Juan Carlos anche di terrorismo, comunicando poi alla stampa che l'esecutivo e' aperto a discutere iniziative e proposte sulla lotta antiterrorista, ma "sempre tenendo in conto il grande valore degli accordi vigenti al momento attuale". Il riferimento era al patto per le liberta' (antiterrorismo) sottoscritto con il PP. Zapatero ha cosi' risposto alla richiesta dei partiti nazionalisti di modificare il patto includendovi la lotta al terrorismo internazionale ed aprendolo a tutte le forze parlamentari invece di fare, come vorrebbe il governo, due patti distinti. Il primo ministro ha comunque ammesso la convinzione dell'esecutivo sull'importanza dell'unita' di tutte le forze politiche nella lotta al terrorismo. Riguardo alle insistenze e proposte di politici per una maggior autonomia dei Paesi baschi, Zapatero ha avvertito che tutte le modifiche sono possibili, ma nell'ambito costituzionale. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Madrid: Acebes seppe di Al Qaeda ma parlò ancora di ETA Terrorismo, Aznar ammette: abbassai la guardia Le bugie di Aznar raccontate dal direttore de "El Periodico"
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