NOTIZIARIO del 6 agosto 2004

 
     

Torture Iraq : Danesi ammettono colpe di loro soldati
di Rico Guillermo

Gli investigatori dell'esercito danese hanno confermato ieri che soldati della Danimarca hanno maltrattato ed umiliato i prigionieri iracheni, negando loro cibo, acqua e accesso ai servizi igienici. Gli abusi si sarebbero verificati quest'anno e sarebbero stati perpetrati durante gli interrogatorii.

Il caso analizzato riguarda quattro interrogatori di Iracheni arrestati a Camp Eden, nell'area di Bassora, fra marzo e giugno 2004. In un comunicato gli inquirenti hanno detto che "i prigionieri erano forzati a mantenere posizioni stressanti e pericolose e dovevano mantenerle per forza". L'inchiesta non ha messo in evidenza segni di torture fisiche ma i detenuti sono stati "umiliati verbalmente, per esempio indirizzando insulti particolarmente ai Musulmani".

Il comunicato aggiunge che "durante gli interrogatori c'era una certa abitudine di rifiutare cibo, bevande e accesso ai gabinetti". I funzionari hanno detto che si sospetta che gli alti gradi danesi in Iraq abbiano in qualche modo approvato queste azioni e non siano intervenuti immediatamente per ordinare un'inchiesta sulla vicenda.

Peter Otken, consulente speciale del corpo investigativo, ha detto che un ufficiale donna, Annemette Holm, e' stata formalmente accusata a norma dell'articolo 15 del codice penale militare danese per omissione di ufficio, punibile con almeno tre anni in tempo di guerra ed uno in tempo di pace.

Il ministro della difesa Soeren Gade ha ordinato ieri l'immediato richiamo di Henrik Flach, comandante del contingente danese in Iraq e di tre alti ufficiali. Flach aveva detto in televisione che la Holm aveva superato i limiti nei suoi metodi di interrogatorio, ma aveva commentato che quanto accaduto in quella unita' era stato "ben lontano dalle torture inflitte dai soldati americani agli Iracheni ad Abu Ghraib".

In maggio proprio due infermiere danesi furono testimoni dei maltrattamenti da parte dei soldati britannici su prigionieri iracheni, uno dei quali mori' come conseguenza dell'interrogatorio. A darne l'annuncio fu lo stesso Ministro della difesa danese, Soeren Gade.

Entrambe le operatrici sanitarie lavoravano presso un ospedale da campo presso Bassora (nel sud dell'Iraq) nel settembre 2003 ed avevano avuto il compito di controllare lo stato di salute di due iracheni portati al centro medico dopo essere stati presumibilmante sottoposti ad un trattamento brutale durante un interrogatorio da parte di un'unita' britannica. Uno dei due mori' a causa delle ferite riportate.

Le due infermiere avvertirono una consigliera giuridica dell'esercito danese che si reco' subito dalle autorita' britanniche della coalizione contestando questo episodio e le fu risposto che sarebbe stata disposta subito una inchiesta, che non e' noto se sia partita e sia fra i 33 casi analizzati dagli investigatori britannici.

Questa informazione venne alla luce proprio durante le polemiche sulle fotografie pubblicate dal Daily Mirror che mostravano torture ed umiliazioni inflitte ad un Iracheno da parte di un militare britannico.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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