COMUNICATO del 09 ottobre 2005

 
     

Cpt Lampedusa : presunti abusi , controllano i controllati
di Rita Guma *

Le indagini ministeriali e giudiziarie sulle denunce di abusi e precarie condizioni igieniche nel centro di accoglienza di Lampedusa saranno condotte, sembra, dagli stessi controllati.

A seguito delle rivelazioni seguite all'infiltrazione nel centro di un giornalista dell'Espresso, il ministro dell'interno Giuseppe Pisanu aveva reso noto di aver inviato il Direttore Centrale per l'Immigrazione, Prefetto Alessandro Pansa, dichiarando che la sua missione prevedeva "un accurato sopralluogo".

Ma Pansa avrebbe detto alla stampa che prevedeva di incontrare il Prefetto di Agrigento ad un convegno ma non sarebbe andato a Lampedusa. L'indagine ministeriale resta quindi nelle mani del Prefetto, da cui gia' dipendeva il centro di Lampedusa.

L'inchiesta giudiziaria e' stata invece affidata dal magistrato incaricato dalla Procura della Repubblica di Agrigento a Polizia e Carabinieri, cioe' coloro fra le cui fila secondo il giornalista Gatti, vi sarebbero i responsabili dei maltrattamenti agli immigrati.

Il giornalista Fabrizio Gatti, peraltro, rischia invece una incriminazione per aver fornito false generalita' - quelle di Bilal Ibrahim el Habib, un insolito Kurdo iracheno - ed essendo stato condannato in precedenza a venti giorni di carcere per essere entrato sotto falso nome nel cpt di via Corelli a Milano, e' anche recidivo. D'altra parte anche le sue affermazioni sull'accaduto vanno verificate.

Tuttavia succede - in quelle "terre di nessuno" come sono questi cpt, dove un ente davvero "terzo" non puo' ispezionare per verificare se siano rispettati quei diritti non scritti nella legge Turco-Napolitano - che qualcuno piu' arrogante o stimolato dall'effetto "branco" si lasci andare e che altri - timorosi di essere giudicati senza 'attributi' o, peggio, temendo ritorsioni - fingano di non vedere.

I limiti a tante azioni riprovevoli stanno dentro di noi, prima ancora che nella legge, ed intervengono quando nessuno ci vede e potremmo prevaricare chi e' debole o ha paura e che magari una cultura montante dipinge come inferiore o pericoloso.

Come al solito non riteniamo che tutta la polizia e tutti i Carabinieri siano "marci", anzi, anche in questo caso, dallo stesso resoconto di Gatti risulta che molti Poliziotti e Carabinieri si sono comportati con correttezza e anche umanita', pur in un contesto non facile. Come in ogni ufficio o istituzione ci sono pero' anche gli arroganti, quelli con la sindrome da micropotere o la frustrazione per un lavoro "sporco" e che spesso fanno gruppo coprendosi a vicenda.

Sarebbe stato percio' piu' rassicurante per l'opinione pubblica italiana, piu' onorevole per l'immagine dell'Italia all'estero (gia' diverse voci autorevoli hanno espresso dubbi sull'azione del governo a Lampedusa) e piu' giusto anche per l'onore di tutti i Carabinieri e Poliziotti corretti e perbene che ogni giorno difendono la legalita' e la nostra sicurezza e vanno pertanto ben distinti dagli altri, che le inchieste fossero state condotte da una Istituzione terza e indipendente anche dalla Prefettura.

Ovviamente noi ci auguriamo che sia proprio questo "scatto d'orgoglio" a determinare un sereno accertamento dei fatti da parte degli inquirenti, affinche' siano individuati e perseguiti gli eventuali responsabili. Ma ove non fosse scoperto nulla, come potrebbero i cittadini essere certi della trasparenza delle indagini? La fiducia si basa e si mantiene anche su questi aspetti non marginali.

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli effettua un confronto con la Spagna e l'azione armata che ha ucciso alcuni migranti in una ondata di centinaia di clandestini a Ceuta e Melilla, tuttavia non fa menzione della ferma presa di posizione del governo Zapatero nei confronti di azioni dubbie condotte dalla Guardia Civile spagnola, coinvolta nella morte di almeno un civile.

Il ministro Pisanu, al recente summit dei Paesi del Mediterraneo, ha dichiarato che "così com’è oggi l’immigrazione clandestina è inaccettabile sotto ogni punto di vista... siamo di fronte ad una questione umana e sociale di proporzioni bibliche. I nostri governi, l’Europa e l’Africa, debbono collaborare... per far cessare la tragedia dell’immigrazione clandestina, per cancellare questa vergogna storica del terzo millennio".

Ecco, noi cittadini italiani non vorremmo far parte di "questa vergogna", ma solo della collaborazione concreta per farla cessare.

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale immigrazione

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