Avvocati : AIGA, passiamo dalla protesta alla proposta
di
staff
"Nessuno
dica che queste liberalizzazioni sono a favore dei giovani
avvocati di oggi e di domani. Il Governo Monti sta distruggendo
i capisaldi della professione forense, a tutto vantaggio dei
grandi poteri economici e continuando a tutelare le vere lobbies
del nostro Paese". E' il monito di Dario Greco, presidente
dell'Associazione italiana dei giovani avvocati, intervenuto
il 23 febbraio al Cinema Adriano di Roma in occasione della
manifestazione di protesta dell'Avvocatura.
"Decine
di migliaia di giovani avvocati da veri eroi – ha continuato
Greco – suppliscono alle deficienze dell’amministrazione giudiziaria,
svolgendo i compiti dei cancellieri ricercando i fascicoli
delle cause, dei commessi portandoli in udienza, dei magistrati
scrivendo di loro pugno i verbali d’udienza. Nessun preventivo
può essere redatto per queste attività. E in tale situazione
lo Stato continua a finanziarsi ritardando il pagamento dei
compensi per il gratuito patrocinio, relegando le giovani
generazioni di avvocati in una condizione di indigenza".
"Non
è possibile affermare che il lavoro dipendente è monotono
e contemporaneamente massacrare il futuro dei giovani professionisti",
ha aggiunto Greco, sottolineando che "l’Avvocatura deve
essere capace di passare dalla protesta alla proposta fornendo
alle forze politiche e sociali del nostro Paese un progetto
di riforma della professione innovativo e capace di eliminare
le rendite di posizione e consentire ai giovani di potersi
affermare nel mondo professionale".
Al termine della manifestazione il presidente dell'Aiga ha
dichiarato: "Invito il Ministro Severino a fare visita
ai corridoi dei Tribunali italiani; lì conoscerà la vera Avvocatura
italiana, quella che non ha consulenze da gruppi industriali,
quella che ogni giorno si batte per affermare i diritti dei
cittadini, quella che fa code interminabili agli uffici notifiche,
quella che tutto è fuorché una casta".
Dossier
giustizia
|