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12 luglio 2012
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Crimini contro l'umanità : prima condanna della Corte internazionale
di Joanna Juliani

Si è registrato ieri un importante successo della lotta internazionale ai crimini contro l'umanità. La Corte Criminale Internazionale (ICC) ha infatti condannato Thomas Lubanga Dyilo - ex signore della guerra congolese - a 14 anni di reclusione per il suo coinvolgimento nel reclutamento di bambini soldato.

Secondo un comunicato stampa della Corte, i giudici della Camera di primo grado hanno anche decretato che il periodo di detenzione a partire dalla consegna di Lubanga alla ICC, il 16 marzo 2006, fino ad oggi, deve essere detratto dalla sentenza di 14 anni di reclusione. Nel mese di marzo, la Corte Criminale Internazionale scoprì che Lubanga era colpevole di reclutamento e arruolamento di bambini di età inferiore ai quindici anni nella milizia delle “Forces Patriotiques pour la libération du Congo” (FPLC), dove dovevano prendere parte alle ostilità nella regione orientale di Ituri nella Repubblica Democratica del Congo, tra settembre 2002 e agosto 2003, anni in cui Lubanga era comandante in capo della FPLC.

All’udienza pubblica della Corte, il giudice presenziante Adrian Fulford ha spiegato che la Camera ha considerato la gravità dei reati, e in particolare, fra le altre cose, l’estensione del danno causato, e in particolare “il danno arrecato alle vittime e alle loro famiglie, la natura dei comportamenti illeciti ed i mezzi impiegati per operare il delitto, il grado di partecipazione della persona condannata, il grado di implicazione, le circostanze del procedimento, tempo e luogo; ed età, educazione, condizioni economiche e sociali del soggetto condannato”.

Il giudice Fulford ha inoltre evidenziato che i crimini per i quali è stato condannato Lubanga sono reati gravi che interessano la totalità della comunità internazionale, osservando che la “vulnerabilità dei bambini significa che hanno bisogno di una protezione particolare che non si applica alla popolazione generale, come riconosciuto da diversi trattati internazionali”. Fulford ha riferito che la decisione della Camera, tuttavia, riflette vari altri fattori che coinvolgono Lubanga - ovvero la sua collaborazione con la Corte e il suo atteggiamento rispettoso durante il procedimento.

Il comunicato stampa della Corte ha inoltre rilevato che uno dei tre giudici aveva scritto un’opinione disgiunta e dissenziente su una particolare questione. Il giudice Elizabeth Odio Benito ha dissentito infatti con decisione la maggioranza della Camera “considerato che, a suo avviso, non tiene conto dei danni causati alle vittime e alle loro famiglie, soprattutto a causa delle dure punizioni e violenze sessuali subite dalle vittime di questi crimini”.

Anche se la durata della pena può apparire non commisurata alla gravità ed estensione dei crimini, si tratta comuque di un successo del diritto internazionale, dato che Lubanga è il primo ad essere giudicato presso la ICC dal momento che è entrata in funzione, il primo luglio 2002.

Questo organismo è nato sulla base dello Statuto di Roma del 1998 per perseguire i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra commessi anche da soggetti che non siano capi di stato o di governo ed è stato promosso da oltre 200 fra Stati e organizzazioni non governative per i diritti umani. Può esaminare casi di individui accusati di crimini di guerra commessi a partire dal luglio 2002. I procedimenti possono essere avviati dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dal procuratore della ICC o da uno segli Stati firmatari dello statuto di Roma e la ICC agisce di sua iniziativa solo quando i Paesi stessi non sono disposti o in grado di indagare o perseguire i crimini.


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