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Amianto : nuova interrogazione e manifestazione
di
Tamara Gallera*
Continua la battaglia per il riconoscimento dei danni da amianto.
Una interrogazione parlamentare sull'argomento riguardante
militari e non e' stata presentata il 29 marzo da alcuni senatori
ai Ministri dell'Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle
Politiche Sociali e della Salute. Non si tratta della prima
interrogazione presentata da parlamentari, ma essa si è
resa necessaria dal momento che sul problema non vengono fatti
passi avanti, soprattutto per quanto riguarda i Finanzieri
esposti.
I
senatori Casson, Fontana, Roilo, Antezza, Filippi Marco, Galperti,
Garaffa, Granaiola, Nerozzi, Pegorer, Scanu e Vita ricordano
fra l'altro che "per diversi anni i militari non sono stati
presi in considerazione quali soggetti a cui spettassero i
benefici previsti dalla legge n. 257 del 1992, sebbene la
normativa fosse chiaramente estesa a tutto il personale militare
e, in generale, a tutti i soggetti esposti per motivi lavorativi
all'amianto; alcuni militari della Guardia di finanza, ad
esempio, sia in servizio che in congedo, che svolgono o hanno
svolto il proprio servizio nelle aree portuali di Trieste,
partecipando assieme ai lavoratori portuali al controllo analitico
delle merci provenienti dallo sbarco o destinate all'imbarco,
operando a bordo o sottobordo delle navi, sulla banchina,
nei capannoni, hanno richiesto al comando regionale del Friuli-Venezia
Giulia il rilascio del proprio curriculum lavorativo, necessario
per presentare istanza di riconoscimento dei benefici di legge
previsti dalla legge n. 257 del 1992; il rilascio del curriculum
lavorativo è un atto dovuto, non discrezionale e non negoziabile;
alcuni militari della Guardia di finanza, sia in servizio
che in congedo, che svolgono o hanno svolto il proprio servizio
nelle aree portuali di Trieste, hanno ricevuto l'iscrizione
presso il registro regionale degli esposti all'amianto".
I senatori richiamano la sentenza n. 187 del 29 giugno 2009
con cui il tribunale di Trieste, sezione lavoro, ha stabilito
che nell'area portuale di Trieste, tra il 1973 e il 1996,
era presente una concentrazione di amianto sufficiente a far
scattare a favore degli operatori portuali i benefici di cui
alla legge n. 257 del 1992. L'interrogazione rileva che "anche
in Veneto si assiste al mancato riconoscimento dei lavoratori
esposti all'amianto, che perciò stesso debbono continuare
ad agire giudiziariamente per ottenere quello che è un loro
diritto a copertura costituzionale, e intanto si ammalano
di patologie asbesto correlate, come per il caso dei lavoratori
del sito ALCOA Allumix, che mentre avevano in corso la causa
si sono ammalati in gran numero e pur avendo guadagnato il
diritto a pensione per effetto della sentenza del Tribunale
di Venezia, si ritrovano ora con una lesione irreversibile
alla loro salute".
L'avvocato
di alcune delle parti lese, Ezio Bonanni, accompagnato dal
Sen. Felice Casson, sara' ricevuto domani dal procuratore
della Repubblica di Venezia. Successivamente, alle ore 12.00
presso il Municipio del Comune di Mira -VE- (Piazza Nove Martiri
3), si riunira' in Assemblea Generale l'Osservatorio Nazionale
Amianto (ONA). Parteciperanno il Sen. Felice Casson, il Sindaco
di Mira, l'Avv. Ezio Bonanni, Aldo Guerrera (Presidente ONA),
Nico Biasiotto (Coordinatore ONA Veneto) con i membri del
Direttivo Regionale, Lorenzo Lorusso (Coordinatore ONA Friuli
Venezia Giulia e Presidente Nazionale dell´Associazione Finanzieri
Democratici) e il Colonello della Guardia di Finanza (in congedo)
Vincenzo Cerceo.
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si ringrazia Fedele Boffoli
Osservatorio
e laicita'
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