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03 aprile 2011
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Amianto : nuova interrogazione e manifestazione
di Tamara Gallera*

Continua la battaglia per il riconoscimento dei danni da amianto. Una interrogazione parlamentare sull'argomento riguardante militari e non e' stata presentata il 29 marzo da alcuni senatori ai Ministri dell'Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute. Non si tratta della prima interrogazione presentata da parlamentari, ma essa si è resa necessaria dal momento che sul problema non vengono fatti passi avanti, soprattutto per quanto riguarda i Finanzieri esposti.

I senatori Casson, Fontana, Roilo, Antezza, Filippi Marco, Galperti, Garaffa, Granaiola, Nerozzi, Pegorer, Scanu e Vita ricordano fra l'altro che "per diversi anni i militari non sono stati presi in considerazione quali soggetti a cui spettassero i benefici previsti dalla legge n. 257 del 1992, sebbene la normativa fosse chiaramente estesa a tutto il personale militare e, in generale, a tutti i soggetti esposti per motivi lavorativi all'amianto; alcuni militari della Guardia di finanza, ad esempio, sia in servizio che in congedo, che svolgono o hanno svolto il proprio servizio nelle aree portuali di Trieste, partecipando assieme ai lavoratori portuali al controllo analitico delle merci provenienti dallo sbarco o destinate all'imbarco, operando a bordo o sottobordo delle navi, sulla banchina, nei capannoni, hanno richiesto al comando regionale del Friuli-Venezia Giulia il rilascio del proprio curriculum lavorativo, necessario per presentare istanza di riconoscimento dei benefici di legge previsti dalla legge n. 257 del 1992; il rilascio del curriculum lavorativo è un atto dovuto, non discrezionale e non negoziabile; alcuni militari della Guardia di finanza, sia in servizio che in congedo, che svolgono o hanno svolto il proprio servizio nelle aree portuali di Trieste, hanno ricevuto l'iscrizione presso il registro regionale degli esposti all'amianto".

I senatori richiamano la sentenza n. 187 del 29 giugno 2009 con cui il tribunale di Trieste, sezione lavoro, ha stabilito che nell'area portuale di Trieste, tra il 1973 e il 1996, era presente una concentrazione di amianto sufficiente a far scattare a favore degli operatori portuali i benefici di cui alla legge n. 257 del 1992. L'interrogazione rileva che "anche in Veneto si assiste al mancato riconoscimento dei lavoratori esposti all'amianto, che perciò stesso debbono continuare ad agire giudiziariamente per ottenere quello che è un loro diritto a copertura costituzionale, e intanto si ammalano di patologie asbesto correlate, come per il caso dei lavoratori del sito ALCOA Allumix, che mentre avevano in corso la causa si sono ammalati in gran numero e pur avendo guadagnato il diritto a pensione per effetto della sentenza del Tribunale di Venezia, si ritrovano ora con una lesione irreversibile alla loro salute".

L'avvocato di alcune delle parti lese, Ezio Bonanni, accompagnato dal Sen. Felice Casson, sara' ricevuto domani dal procuratore della Repubblica di Venezia. Successivamente, alle ore 12.00 presso il Municipio del Comune di Mira -VE- (Piazza Nove Martiri 3), si riunira' in Assemblea Generale l'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA). Parteciperanno il Sen. Felice Casson, il Sindaco di Mira, l'Avv. Ezio Bonanni, Aldo Guerrera (Presidente ONA), Nico Biasiotto (Coordinatore ONA Veneto) con i membri del Direttivo Regionale, Lorenzo Lorusso (Coordinatore ONA Friuli Venezia Giulia e Presidente Nazionale dell´Associazione Finanzieri Democratici) e il Colonello della Guardia di Finanza (in congedo) Vincenzo Cerceo.

* si ringrazia Fedele Boffoli

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