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Giustizia
USA : fatti e leggende (seconda parte)
di
Claudio Giusti*
<
prima parte
Più
che un processo un premio letterario. Prosecutorial discretion.
La differenza sostanziale fra il nostro processo e quello
americano è che negli Usa la direzione è fermamente nelle
mani della Procura, mentre da noi è nelle mani di chi si difende,
sia nel civile che nel penale. In America il Procuratore è
un regista che assegna le parti e decide se iniziare un'azione
giudiziaria, contro chi e per quali capi d'imputazione. Lui
decide se patteggiare o andare al processo. In pratica, per
via delle condanne minime obbligatorie, è la Procura che decide
anche le sentenze.
Se
siete stati arrestati con della cocaina in tasca il DA potrebbe
accusarvi di un semplice "possession of cocaine" e farvi avere
un po' di probation, ma può incolparvi di "possession with
intent to distribute cocaine", che prevede un minimo di sei
anni (e Dio solo sa cosa possono farvi se vi arrestano nelle
vicinanze di una scuola). Uno
stesso crimine può portare a diversi processi e la Procura
si ritiene libera di presentare ad una giuria una certa spiegazioni
dei fatti e a un'altra una versione completamente diversa
di come si è svolto lo stesso delitto come è avvenuto per
Jesse DeWayne Jacobs.
Una
delle armi preferite dalla Procura è il felony murder. Un
omicidio commesso durante l'esecuzione di un altro reato (una
rapina in cui ci scappa il morto). Omicidio che può essere
anche accidentale. Un padre si è fatto di cocaina e si è addormentato
con in braccio il figlio piccolissimo. Questo gli ha leccato
le dita, ancora sporche di droga e ne è morto. Il padre si
è preso l'ergastolo. Il
felony murder produce l'80% delle condanne a morte, perché
l'accusa non deve provare nulla, né volontarietà, né premeditazione,
ma solo narrare lo svolgersi dei fatti.
La fantasia dei DA, eletti o nominati che siano, è illimitata
e l'overcharging è la loro arma totale. Possono partire
minacciando un reato capitale e poi scendere fino all'omicidio
colposo e questo accade anche per reati che in Italia non
consideriamo volontari. Un vehicular homicide commesso in
stato di ebbrezza può avere conseguenze estremamente gravi.
Può essere considerato un intoxicated manslaughter (omicidio
preterintenzionale commesso in stato di ebbrezza) e farvi
avere 20 anni di galera, ma in molte giurisdizioni i procuratori
hanno iniziato a utilizzare il felony murder, ottenendo condanne
all'ergastolo e, in tre o quattro occasioni, tentando persino
di assicurarsi la pena capitale.
Il
ragionamento è semplice, anche se incomprensibile in italiano:
è in corso il reato di guida in stato di ebbrezza da alcool
o droga (DUI ), ci scappa il morto e quindi siamo, come in
una rapina finita male, nel campo del felony murder. Count:
any of the separate and distinct charges in an indictment.
Capo d'imputazione. Per la stessa azione criminale possono
darvene una ventina. (3) Manca solo il divieto di sosta. Potete
così beccarvi una quantità di condanne per lo stesso reato,
come è accaduto in Texas a Carmen Mejia che ha preso tre ergastoli
per lo stesso omicidio. (4) In
definitiva il sistema giudiziario americano si caratterizza
per la sua assoluta arbitrarietà, incoerenza e imprevedibilità
e le conseguenze di una cavolata possono essere fantascientifiche.
A King size candy bar Quando, a Tyler in Texas, il
ventinovenne Kenneth Payne fu condannato a 16 anni per il
furto di un dolcetto da un dollaro, i giornalisti chiesero
al Procuratore se non gli sembrava che la pena fosse esagerata,
anche se si trattava di un terzo strike. Il Procuratore rispose
che si trattava di un dolcetto formato gigante. Poi, visto
che le polemiche continuavano, la Procura chiese, stizzita,
perché nessuno aveva protestato quando un ladruncolo si era
beccato l'ergastolo per il furto di una bistecca.
William
Rummel in Texas ha ottenuto, a distanza di anni, 250 dollari
e 38 centesimi con tre diversi assegni a vuoto: i primi due
gli sono costati anni di prigione, il terzo l'ergastolo come
habitual offender. Keele Maynor ha finto di avere un cancro
al seno e ha ricevuto denaro pubblico e offerte da privati
per 50.000 dollari e una condanna a tre anni: gli stessi anni
che si è preso un tizio coinvolto in una truffa da 50 milioni.
La certezza della pena: il caso Gaile Owens Un anno fa stavano
insaponandole la corda. La data dell'esecuzione era fissata
per il 29 settembre e sembrava che per Gaile Owens non ci
fosse più nulla da fare. Un anno dopo, in occasione di quello
che doveva essere il primo anniversario della sua morte, le
hanno concesso la libertà su parola e, pur essendo rea confessa
dell'omicidio del marito, ora è libera.
Un
singolare caso giudiziario. La nostra storia inizia nella
tarda primavera del 2010 quando la Corte Suprema del Commonwealth
del Tennessee fissa la data dell'esecuzione di Gaile Owens:
condannata a morte nel 1986 per l'assassinio del marito. La
notizia dell'imminente uccisione di una donna suscita interesse
perché le esecuzioni femminili sono molto rare negli USA:
una su cento. Poi l'interesse diventa scalpore quando si scopre
che, proprio in quei giorni, Mary Winkler ha ottenuto la custodia
dei figli che aveva perso nel 2006 in occasione dell'assassinio
del marito.
Due
donne, due storie. Ambedue hanno commesso un delitto orribile.
Entrambe sono state vittime di un marito violento e di un
matrimonio gravato di abusi fisici, psicologici e sessuali,
tragicamente conclusosi con l'uccisione del coniuge. La prima,
Gaile Owens, lo ha fatto assassinare da un balordo trovato
per strada. La seconda, Mary Winkler, lo ha lasciato morire
dissanguato dopo avergli sparato a sangue freddo. Per tutte
e due lo stesso famoso psichiatra ha diagnosticato, a vent'anni
di distanza, la "battered woman's syndrome": un'attenuante
che corti e giurie americane normalmente considerano decisiva.
Ma qui le loro strade si dividono. Mary Winkler se l'è cavata
con 67 giorni di osservazione in un ricovero psichiatrico,
mentre Gaile Owens è finita nel braccio della morte.
Un caso di coscienza. Nell'estate del 2010 lo scalpore
suscitato dal confronto fra le due storie si trasforma in
sbigottimento quando si viene a sapere che altre 9 donne hanno,
in tempi diversi, assassinato il marito: chi in proprio e
chi in conto terzi, che nessuna è stata condannata a morte
e nessuna è in carcere. Chi perché ha scontato una pena lieve,
chi perché ha ricevuto la probation o la grazia. Solo la Owens
sembra destinata a pagare con la vita la sua colpa. A questo
punto il Governatore non ha altra scelta se non quella di
concederle la grazia. Non ho nulla contro la libertà della
Owens: s'è visto ben di peggio, ma se il Tennessee ha fatto
un tale casino con una dozzina di donne cosa ha fatto con
gli uomini colpevoli di omicidio? (Tennessee 6 esecuzioni
e 90 nel braccio)
E, in tutti gli Stati Uniti, cosa diavolo hanno combinato
con 8.000 condanne a morte, 1.300 esecuzioni e decine di milioni
di persone passate attraverso quell'immenso tritacarne chiamato
American Gulag?
continua
>
(3)
"A 43-year-old man who shot and critically wounded his
pregnant girlfriend Monday then threatened to shoot himself
while holding their toddler son is scheduled to be arraigned
today on several criminal charges, state police said. Alfredo
Ferrer is charged with criminal attempt to commit murder,
first-degree assault, assault of a pregnant person, breach
of peace, criminal possession of a firearm, criminal use of
a firearm, unlawful discharge of a firearm, two counts of
risk of injury to a minor and three counts of reckless endangerment."
(Connecticut. April 15 2008)
(4)
"A jury convicted appellant Carmen Mejia of (1) felony
murder, (2) injury to a child with serious bodily injury,
and (3) injury to a child by omission and sentenced her to
three life sentences" e non chiedetemi come sia possibile
essere condannati tre volte per un solo reato, perché proprio
non lo so, ma è più normale di quanto non si pensi.
Per
i termini americani vedi http://www.osservatoriosullalegalita.org/special/usjus2/005us1-A.htm
*
Componente
del Comitato scientifico dell'Osservatorio e coordinatore
Comissione pena di morte dell'Osservatorio
 
Dossier
pena di morte
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