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NEW del 11 dicembre
2006
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Guerra
Kosovo : famiglie morti ricorrono contro Italia a Strasburgo Ricorrono a Strasburgo contro l'Italia per la morte dei loro parenti durante la guerra del Kosovo e la Camera Grande della Corte europea dei diritti dell'uomo terra' il 14 dicembre un'udienza pubblica per discutere il caso. Nel procedimento Markovic e altri contro l'Italia, i dieci ricorrenti sono cittadini di Serbia e Montenegro e portano in giudizio la morte dei loro 16 parenti a causa di un bombardamento NATO a Belgrado il 23 aprile 1999. La decisione di ricorrere, fra tutti i Paesi NATO, contro l'Italia, e' stata determinata dal fatto che i ricorrenti hanno valutato che la partecipazione dell'Italia alle operazioni militari era stata piu' vasta di quella degli altri membri dell'Alleanza atlantica in quanto l'Italia aveva fornito il supporto politico e logistico principale, quale l'uso delle sue basi aeree. Nell'azione proposta inizialmente presso la procura di Roma contro palazzo Chigi, il Ministero italiano della difesa e il comando NATO per il sud Europa AFSOUTH, la Presidenza del Consiglio ed il ministero della Difesa si sono appellati alla Corte di Cassazione per una pronunzia pregiudiziale sulla questione della giurisdizione secondo l'articolo 41 del codice di procedura civile. Con sentenza dell'8 febbraio 2002 la Corte di Cassazione giudicava che i Tribunali italiani non avevano giurisdizione perché la decisione dell'Italia da partecipare i bombardamenti era stata politica e non poteva, quindi, essere sindacata dal potere giudiziario. Cio' ha bloccato l'azione giudiziaria italiana dei ricorrenti, i quali si sono quindi rivolti alla Corte per i Diritti dell'uomo di Strasburgo invocando l'articolo 6 (diritto ad un processo giusto) della Convenzione europea sui diritti dell'uomo ed all'articolo 1 (obbligo di rispettare i diritti dell'uomo) della stessa Convenzione, diritti che ritengono siano stati negati impedendo l'accesso ad un tribunale. La domanda, fatta il 6 dicembre 2002, e' stata dichiarata parzialmente ammissibile il 12 giugno 2003. Il 28 febbraio 2005, dato che il governo della Serbia - Montenegro aveva chiesto il permesso intervenire come terzo, la giurisdizione della questione e' passata alla Camera Grande della stessa Corte di Strasburgo. Il 21 giugno 2005 e' stato permesso al governo del Regno Unito di presentare osservazioni scritte. ___________ NB:
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Ministri Consiglio d'Europa vagliano casi giudiziari italiani Corte diritti dell'uomo: processo in videoconferenza non lede diritti imputato |