NEW del 21 novembre 2006

 
     

Armi biologiche : Annan parla di rischio terrorismo
di Giovanni Pisano

Il rischio che armi biologiche cadano in mano a terroristi e' stato il tema affrontato ieri da Kofi Annan nella sessione di apertura del sesto congresso di revisione della convenzione sulle armi biologiche a Ginevra.

Pur sottolineando che occorre certamente occuparsi del disarmo e della non proliferazione "in senso tradizionale", il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto una strategia completa che affronti la possibilita' che tali armi cadano nelle mani dei terroristi. Il loro uso sarebbe infatti "ripugnante" per tutta l'umanita'.

Annan ha parlato di "risposte che comprendano la sanità pubblica, il controllo del disastro e gli sforzi per accertarsi che gli usi pacifici della scienza e della tecnologia biologiche possano raggiungere sicuramente il loro potenziale".

Egli ha detto di aver gia' proposto un tavolo che riunisca industria, scienza, sanità pubblica, governi e societa' civile per accertarsi che gli avanzamenti della biotecnologia continuino ad essere usati a favore dell'umanita' con il controllo dei rischi. Annan ha detto che "i Trattati sono una parte essenziale del sistema multilaterale e possono essere rafforzati costruendo legami fra campi differenti".

Sono trascorsi cinque anni dall'ultimo congresso di revisione e nel frattempo le condizioni globali sono cambiate e rischi cresciuti con un forte accento sulla lotta al terrorismo.

Speciale pace e diritti

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