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NEW del 18 aprile
2006
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I
voti di Lega Alleanza Lombarda , Calderoli e i costituzionalisti La vostra spiegazione mi convince, ma Calderoli dice che la legge l'ha scritta lui e i giornali di destra continuano a ribadire che l'intenzione di chi ha scritto la legge era quella.
Chi parla di intenzione del legislatore Calderoli dimentica l'intenzione del legislatore costituzionale e del legislatore del D.P.R. n. 570/60, che stabilisce che vada garantita la volonta' dell'elettore. Ma vediamo i fatti. L'articolo 83 della nuova legge elettorale recita: "la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista è data dalla somma delle cifre elettorali conseguite nelle singole circoscrizioni della liste aventi il medesimo contrassegno". Secondo il ministro per le riforme Roberto Calderoli, che quella legge ha scritto, il plurale attesterebbe che ogni lista dovrebbe essere come minimo presente in due circoscrizioni. Se fosse vera tale interpretazione, gli oltre 45.000 voti della Lega Alleanza Lombarda - alleata dell'Unione - che era presente alla Camera solo in Lombardia 2, non andrebbero conteggiati nel totale, ribaltando il risultato che ora vede in testa alla Camera l'Unione con 25.000 voti in piu'. Ma, come ho gia' scritto, qundo si limitano alcuni diritti occorre precisare con cura quali sono i requisiti minimi. Una legge - come un contratto commerciale - non puo' essere approssimativa su punti fondamentali. Ed infatti vediamo cosa ne pensano i costituzionalisti. Stefano
Ceccanti, costituzionalista esperto di sistemi elettorali: Roberto
Borrello, docente di diritto costituzionale italiano e comparato a Siena:
D'accordo
Federico Sorrentino, costituzionalista di Roma: (interventi apparsi su Corriere della sera e Repubblica) Le altre domande su elezioni, brogli etc ___________ NB:
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