NEW del 16 aprile 2006

 
     

Elezioni : Calderoli e i 45000 voti di Lega Alleanza Lombarda
lettera firmata

Che ne pensa dell'ultima questione sollevata dal ministro Roberto Calderoli sui 45.000 voti della lista Lega Alleanza Lombarda che andrebbero sottratti al totale dell'Unione facendo capovolgere il risultato elettorale (da 25.000 in più per la sinistra a 20.000 in più per la destra?).


Risponde Rita Guma

Analizziamo il profilo legale. La tesi di Calderoli e' che la nuova legge elettorale afferma che la cifra elettorale nazionale di una lista e' data dalla somma delle singole circoscrizioni e commenta che «la somma di singole circoscrizioni significa senza dubbio alcuno che deve essere almeno la somma di uno pił uno, diversamente non avrebbe avuto significato l'uso del plurale». Quindi Calderoli basa la sua deduzione semplicemente su un plurale, che pero' legalmente non basta.

Infatti, se avete due conti in banca, su uno dei quali A vengono accreditati dei bonifici e sull'altro B gli stipendi, e la banca vi dice che alla fine il totale di vostri conti in banca A e B sara' pari alla somma degli stipendi versati e dei bonifici, non puo' dire che la somma di B non si conta se di bonifico ce n'e' uno solo.

Se il contratto con la banca avesse previsto esplicitamente che la somma andava calcolata solo in caso di un numero minimo di bonifici, occorreva specificarlo, e voi avreste scelto un'altra banca.

Cosi' come, se la legge lettorale avesse previsto esplicitamente che la somma andava calcolata solo in caso di un numero minimo di circoscrizioni, la Lega Alleanza Lombarda avrebbe potuto scegliere di presentarsi in due circoscrizioni oppure di confluire sotto il simbolo dell'Unione, per non far perdere i propri voti.

Analizziamo il profilo morale della questione. La lista Lega Alleanza Lombarda e' apparentata con l'Unione, quindi i cittadini che hanno votato per quella lista si riconoscevano in quella alleanza, e non contarne il voto significherebbe tradirne la volonta' elettorale, mentre anche la legge prevede che non si debba stravolgere la volonta' del corpo elettorale.

Differente e' il caso del Senato, in cui, anche se la somma dei voti nazionali della CdL fosse stata superiore a quella dell'Unione, il meccanismo mirava a far valere l'aspetto 'federale' del voto, in sintonia con le modifiche che la CdL e la Lega hanno voluto anche per la modifica della Costituzione.

La nuova legge elettorale prevede infatti per il senato le stesse regole previste negli Stati Uniti, dove i voti vengono conteggiati sulla base di ogni Stato, quindi un presidente USA puo' essere eletto anche con la minoranza dei voti totali e va bene a tutti perche' viene 'pesata' per territorio.

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