NEW del 11 dicembre 2006

 
     

Iraq : reazioni negative a rapporto Baker
di Shorsh Surme*

Il rapporto di James Baker, ex segretario di Stato di Bush senior, e dell'ex deputato democratico Lee Hamilton per la cosiddetta normalizzazione dell'Iraq è un vero fallimento.

I popoli dell'Iraq avevano molta speranza che questo gruppo di studio sull'Iraq potesse aiutare quel paese ad uscire dalla situazione attuale che lo vede in balìa dei terroristi e del conflitto confessionale tra gli Sciiti arabi e i Sanniti arabi. Invece il rapporto è composto da ben 79 articoli e nessuno di questi articoli ha un esito favorevole per i popoli dell'Iraq se non quello di placare le divergenze tra i Repubblicani di Bush e i Democratici che hanno vinto le elezioni a medio termine negli Stati Uniti.

Addirittura negli articoli 27 - 30 del rapporto Baker e Hamilton si legge che i fedeli di Saddam e del suo regime e coloro i quali si oppongono alla normalizzazione dell'Iraq dovrebbero essere coinvolti nel processo politico del Paese. Roba da matti. A tale rapporto le autorità irachene hanno reagito per la maggior parte con commenti negativi. "Il rapporto Hamilton-Baker è ingiusto, contiene articoli pericolosi che pregiudicano la sovranità dell'Iraq e la sua Costituzione. Lo respingo nel suo insieme", ha detto Talabani ad alcuni giornalisti ricevuti due giorni fa nella sua residenza a Baghdad.

Non solo il presidente della repubblica federale dell'Iraq Jalal Talabani - che è un Curdo - è contro il contenuto di questo rapporto, ma la maggior parte dei popoli dell'Iraq sono contrari sia alla modifica della Costituzione sia al coinvolgimento degli ex membri del partito Baath (al potere con Saddam Hussein) nel processo politico in Iraq, raccomandato nel rapporto del Gruppo di studio sull'Iraq . "Cio' va contro la lunga lotta che il popolo iracheno ha condotto contro la dittatura", ha sottolineato ancora Talabani.

Anche il Presidente della Regione del Kurdistan Massuod Barzani ha respinto con forza e determinazione le tesi espresse nel rapporto Baker e Hamilton in quanto secondo Barzani porterebbe il Paese indietro. L'articolo 26 del rapporto consiglia all'amministrazione Bush di rivedere la Costituzione Irachena. Essa è una Costituzione unica non solo nel mondo arabo ma anche nel mondo islamico, e l'80% della popolazione irachena si e' pronuciata per il Sì alla nuova costituzione. "La costituzione dell'Iraq non si tocca" ha precisato presidente del Kurdistan Barzani.

Certo, il rapporto piace alla Siria e all'Iran: quest'ultimo ha salutato con favore le conclusione del Gruppo di studio sull'iraq presieduto dall'ex segretario di Stato Baker. Conclusioni che ''dimostrano complessivamente come la politica in Iraq degli Stati Uniti sia stata sbagliata e debba essere cambiata'', come ha spiegato il ministro degli esteri, Manucher Mottaki. Peccato che Mottaki si è dimenticato che il suo Paese continua a gettare la benzina sul fuoco in Iraq.

Anche la Siria, nonostante la disponibilità dell'Iraq ad allacciare rapporti diplomatici con quel Paese, continua a far passare i potenziali kamikaze in Iraq, come è stata accusata proprio ieri dal Consigliere per la sicurezza nazionale irachena Mofak al Rubaj.

* giornalista curdo-iracheno

Speciale pace e diritti

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