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NEW del 27 luglio
2006
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Israele
: summit di Roma è fallito , ora la proposta americana Per gli Italiani e' stata un successo, per gli Israeliani un fallimento, la conferenza di Roma per il Libano. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha parlato di "un sentimento di soddisfazione largamente condiviso dall’opinione pubblica e da tutte le forze politiche – al di là di ogni distinzione tra maggioranza e opposizione – per il risultato positivo" del summit "e per il riconoscimento che ne è venuto sul ruolo svolto dall’Italia". Secondo il presidente, "un importante passo avanti è stato compiuto e uno sforzo comune è stato intrapreso verso il superamento di una gravissima emergenza di violenza e scontro armato in una regione cruciale". Ma i giornali israeliani titolano "Gli USA lavorano ad un proprio piano dopo il fallimento del vertice di Roma", affermano che la conferenza "si e' conclusa senza risultati" e sottolineano la strenua opposizione messa in atto dagli Stati Uniti a Roma nei confronti di un cessate il fuoco immediato. D'altra parte analisti israeliani reputano molto negativo un eventuale cessazione delle ostilita' adesso, e affermano che essa potrebbe nuocere alla pace. Il ministro degli esteri Massimo D'Alema ha dichiarato a conclusione dell'incontro che "e' stato importante per la qualita' dei partecipanti, Stati Uniti, Canada, l'Europa... e un gruppo molto significativo di Paesi arabi e islamici... le Nazioni Unite... con il segretario generale Kofi Annan... e una rappresentanza ampia del governo del Libano" ed ha parlato di "Concrete linee di azione condivise". La dichiarazione conclusiva del vertice di Roma letta da Massimo D'Alema durante la conferenza stampa con Condoleezza Rice, Kofi Annan e gli altri rappresentanti interventi al summit, afferma che gli intervenuti "si impegnano ad aiutare il governo libanese ad affrontare le sfide economiche e di sicurezza ... per fornire soccorso immediato al governo libanese, esprimendo preoccupazione per le vittime civili e la distruzione di infrastrutture civili, nonche' per l'aumento del numero degli sfollati". I convenuti hanno chiesto "ad Israele di esercitare la massima moderazione ed anno accolto l'annuncio di Israele di creare un corridoio umanitario". Si impegneranno poi "per raggiungere con la massima urgenza un cessate il fuoco ... durevole, permanente e sostenibile", che, dicono dipende anche dalla capacita' del Libano di "esercitare il controllo su tutto il territorio". E' stata chiesta anche la "piena attuazione delle soluzioni principali dell'ONU e degli accordi di Haifa che prevedono il dispiegamento delle forze libanesi in utta la zona di frontiera sud del Libano ed il disarmo di tutte le milizie". Si e' parlato anche di permettere l'ingresso ad una forza internazionale da schierare nel Libano del sud sotto un mandato ONU per realizzare la risoluzione 1559 del Consiglio di sicurezza. L'iniziativa statunitense cui fa riferimento la stampa israeliana chiede invece il ritiro di Israele dai poderi di Shaba e uno schieramento delle forze NATO per garantire il disarmo degli Hezbollah. Il giornale arabo con sede a Londra, Al-Hayat cita fonti libanesi che avrebbero parlato dell'accordo con Condoleezza Rice e afferma che le frontiere resterebbero indeterminate se la Siria continuera' a rifiutare un accordo su quest'area. Beirut vorrebbe che la zona internazionale controllata dall'ONU entrasse per una dozzina di chilometri nelle alture del Golan, mentre la proposta americana prevede una striscia di 20 chilometri di larghezza nel sud del Libano che sarebbe dichiarata zona non accessibile agli Hezbollah, e controllata da una forza internazionale diretta dalla NATO che avrebbe il potere di usare la forza in modo deterrente e foffensivo ed effettuerebbe il monitoraggio della zona. Dopo 90 giorni questa forza potrebbe essere incorporata nella missione UNIFIL. Attualmente Unifil e' stanziata in Libano, e la sua missione e' prorogata di un mese in attesa di decisioni del Consiglio di Sicurezza. ___________ NB:
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G8 condannano Hezbollah . Libanesi vittime o in fuga Israele e il fronte del Libano: ma Beirut non e' responsabile Israele e Libano: antisemitismo o solo diritto e giustizia ? |