NEW del 02 luglio 2006

 
     

Londra : parlamento , con guerra Al Qaida maggior rischio
di Gabriella Mira Marq

La guerra non ha ridotto, ma aumentato la minaccia per il Regno Unito da parte di Al-Qaeda.

Secondo un rapporto della commissione affari esteri del parlamento britannico, la guerra in Irak ha fornito una spinta ai gruppi estremisti. Il rapporto mette anche in guardia sulle conseguenze di un attacco all'Iran. La rete terroristica di Osama bin Laden - dicono i parlamentari - rappresenta "una minaccia estremamente seria e brutale" per la Gran Bretagna, ed affrontare questa minaccia sara' pił difficile in avvenire.

Il presidente del comitato ha detto che Al-Qaeda ora si e' spezzettata in piccoli gruppi, piu' difficili da seguire: "Riteniamo che ci sia il problema che - anche se ci sono stati alcuni successi - Al-Qaeda sia oggi effettivamente una minaccia molto piu' di quanto lo fosse prima".

Il rapporto sostiene inoltre che si sta mettendo in atto troppo poco sforzo nella comunicazione con il mondo arabo ed islamico per bilanciare la propaganda terroristica e che inoltre l'autorita' morale degli Stati Uniti e' diminuita a causa del centro di detenzione della baia di Guantanamo, aggiuntasi alla lista delle rimostranze.

Il comitato esprime anche preoccupazioni sulla situazione dell'Afghanistan in via di deterioramento, affermando che l'arrivo di tattiche violente e' derivata dal collegamento con l'Iraq. I parlamentari del comitato hanno invitato il governo a chiarire gli obiettivi delle truppe britanniche che recentemente sono state schierate in Afghanistan ed a precisare le circostanze nelle quali ritirerebbe le truppe britanniche dall'Irak, nonche' a dare informazioni sui detenuti delle forze di coalizione.

Sull'Iran, il comitato esprime preoccupazione sulla partecipazione ai conflitti dell'Iraq per quanto riguarda uomi, armi e tecnologie, nonche' sull'ambiguita' della posizione iraniana nei confronti della guerra contro il terrorismo in un certo numero di zone chiave. Viene espressa inquietitudine sulla vicenda nucleare, ma il comitato ha lodato la cooperazione fra il Regno Unito, la Francia e la Germania nelle loro trattative con l'Iran

"L'azione militare - dice il rapporto - darebbe la stura probabilmente ad una miriade di conseguenze estremamente gravi sia nel Medio Oriente che altrove e non garantirebbe che all'Iran sia impedito di sviluppare armi nucleari a lungo termine". Per questo, dicono i parlamentari, il governo non dovrebbe intraprendere o sostenere l'azione militare contro l'Iran "fino all'esaurimento di tutte le altre opzioni o senza un vasto accordo con gli alleati internazionali".

La posizione britannica, si aggiunge, dovrebbe essere fatta presente in modo fermo anche all'amministrazione Bush.

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