NEW del 09 maggio 2006

 
 
       
 

Liberia : ONG accusa e ONU risponde su sex for food
di Carla Amato

Sarebbe crescente in Liberia lo sfruttamento sessuale delle rifugiate minorenni che stanno rientrando nelle proprie case dopo la cessazione della guerra civile. Gli abusi sarebbero commessi dal personale dell'ONU che dovrebbe vigilare in realta' sulla loro sicurezza, secondo l'associazione Save the children, che ha denunciato ieri la grave violazione. Subito dopo l'ufficio ONU in Liberia (UNMIL) ha reso noti i risultati delle sue indagini sugli abusi sessuali.

UNMIL ha quasi 17.000 unita' impegnate fra personale militare e civile nel Paese africano. Save the Children ha incontrato oltre 300 occupanti dei campi profughi e ha accertato che gli abusi sono ancora molto diffusi, e forse giungono ad interessare oltre la meta' delle bambine ospitate nei campi.

Si ripete insomma lo scandalo della MONUC in Congo che fu definito 'sex for food' perche' le ragazze cedevano per fame o in cambio di latte per il proprio bambino. Anche in Liberia la moneta di scambio sarebbe il cibo. La pratica, oltre che nella Repubblica Democratica del Congo, era stata riscontrata anche in altre missioni nel mondo. Nei luoghi dove la pratica si e' riscontrata, una parte delle vittime sono orfane abbandonate e spesso analfabete.

Le Nazioni Unite parlano in generale di "tolleranza zero allo sfruttamento ed abuso sessuale". Sulle specifiche accuse, la missione ONU in ha detto che la ONG britannica questa volta non ha discusso con UNMIL i risultati del suo rapporto, mentre in precedenza, data la cooperazione in atto, la missione ONU ha avuto modo di analizzare le sue segnalazioni pervenute.

L'ONU sottolinea di aver indagato in questi anni 8 casi segnalati nella missione in Liberia (UNMIL), dove solo uno e' stato trovato fondato e il funzionario coinvolto e' stato immediatamente sospeso. Altre indagini stanno continuando, dice l'ONU, sottolinenando che "Le Nazioni Unite in Liberia si impegnano per impedire, identificare e sanzionare" questa pratica che viene definita "ripugnante".

Proprio la guerra civile della Liberia fu caratterizzata da violenze sessuali collettive, su donne adulte e su ragazze minorenni, provocando una vera emergenza fisica e psicologica dopo la fine del conflitto, in quanto non vi erano sufficienti servizi sanitari per fronteggiare le conseguenze. Le tre fazioni che furono impegnate nel conflitto erano ugualmente interessate dai crimini, la maggior parte dei quali sono rimasti impuniti.

Speciale diritti

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