NEW del 11 marzo 2006

 
     

FNSI e Usigrai : no ai giornalisti di fiducia in dibattiti politici
di osservatoriosullalegalita.org

No al 'giornalista di fiducia' per i dibattiti politici. E' la posizione di Paolo Serventi Longhi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa italiana, e di Roberto Natale, segretario Usigrai.

In una nota congiunta i due commentano che "ora che finalmente si è sbloccata la possibilità del faccia a faccia fra Berlusconi e Prodi" occorre "richiamare l’attenzione sulla modalità fissate dalla Commissione parlamentare di Vigilanza per la scelta dei giornalisti che porranno le domande ai due leader".

Il regolamento stabilisce infatti che "ciascun capo di coalizione partecipante alla conferenza-dibattito propone un elenco di tre giornalisti di tre testate diverse dal quale è estratto a sorte un giornalista", ma il sindacato dei giornalisti giudica questo meccanismo "incompatibile con l’autonomia dell’informazione".

I due esponenti delle associazioni dell'informzione rifiutano "l'idea che i giornalisti debbano schierarsi obbligatoriamente con l’uno o con l’altro dei contendenti per esercitare il loro diritto-dovere di fare domande", dato che "i giornalisti devono essere presenti non in qualità di tifosi dell’uno o dell’altro leader, ma come garanti di un patto di affidabilità e di autonomia stipulato con i cittadini".

Serventi Longhi e Natale, "visto che la Commissione di Vigilanza non ha ritenuto di rispettare l’autonomia dei giornalisti", hanno chiesto ai due leader ed a coloro che tratteranno per loro conto per definire le condizioni del faccia a faccia "di non dare applicazione a questo punto del regolamento".

Comunque, se il regolamento non verra' modificato, i due chiedono "alle colleghe ed ai colleghi che saranno scelti di rinunciare a partecipare alla trasmissione".

Speciale libera informazione

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Garante comunicazioni: in trasmissioni attenti ai politici