NEW del 12 marzo 2006

 
     

Informazione e politica : il Corriere si schiera ma la RAI 'sforbicia'
di Alessandro Balducci

Ho dovuto leggere il commento di Aldo Forbice (sul Resto del Carlino di oggi 12 marzo) due volte. Perche' non credevo a quello che leggevo, ovviamente.

Aldo Forbice, che dirige la rubrica radiofonica "Zapping", si mette a discettare di cerchiobottismo e di neutralita' e se la prende - ovviamente - col direttore del Corsera che ha "osato" schierare il proprio quotidiano contro il centro-destra ed a favore dell'Unione. A prescindere dal giudizio, che puo' essere di condivisione o meno, Forbice non ha assolutamente i requisiti per indignarsi di fronte alle prese di posizione di Paolo Mieli.

Il sito 'macchianera' definisce il conduttore di Zapping "un Minoli senza la franesia ma con tanto fascismo in piu'". Sono ormai da antologia le censure (meglio "sforbiciate") appioppate dal conduttore di Zapping ai numerosi ascoltatori che telefonano credendo di trovare in lui qualcuno disposto ad ascoltare anche le voci che dissentano dalla linea politica di maggioranza. Ma lui sbatte ai malcapitati il telefono in faccia. Poi si mette a fare lezioni di neutralismo e di maniere "politically correct" al Corriere della Sera.

C'e' anche un'aggravante nelle esternazioni di Forbice, che egli ovviamente non considera. Il Corriere della Sera risponde, per le sue scelte politiche ed editoriali, ai suoi lettori ed ai suoi azionisti. Forbice invece e' pagato coi soldi dei contribuenti perche' la Rai si mantiene in massima parte col canone pagato da tutti gli Italiani. E che avrebbero invece il DIRITTO di vedere rispettate - o quantomeno ascoltate - le loro opinioni.

Ma, come ha detto il giornalista Marco Travaglio in un incontro pubblico qualche settimana fa, e' inutile lamentarsi se da un albero di fico nascono dei fichi. L'albero della Rai produce frutti come Vespa, Forbice, Floris, Pionati (tanto per citarne alcuni).

In Rai cio' che conta non e' il DIRITTO dei CONTRIBUENTI che pagano il canone ad avere un'INFORMAZIONE LIBERA E OBBIETTIVA: le inchieste come "Report" o "C'era una volta" o "Misteri d'Italia" vengono confinate su Rai3 mentre sulle altre reti "popolari" pubbliche imperversano i salotti di Vespa o le volgarita' dell'Isola dei Famosi. Nella Rai petruccioliana, cio' che conta e' l'opinione dei politici, non dei comuni cittadini. Ed e' fondamentale che i comuni cittadini sappiano poco o nulla dei fatti dell'Italia e del mondo.

E se qualche povero "pagante di canone" dovesse sfuggire al filtro delle telefonate, ecco che allora partono le "Sforbiciate"!

Speciale informazione con i rilievi di ONU, OSCE, UE, Consiglio d'Europa e giornalisti esteri all'anomalia italiana

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