NEW del 14 febbraio 2006

 
     

New York Times : Berlusconi e l'arte di vendere
traduz. di Giulia Alliani

Silvio Berlusconi ha voluto mettere le cose in chiaro: stava solo scherzando quando l'altro giorno si e' paragonato a Napoleone. "Sono il Gesu' Cristo della politica" ha rettificato sabato in un discorso "Sono una vittima paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti". Il tutto nello stesso giorno in cui si era autocollocato nello stesso giro di Churchill, e non molto tempo dopo essersi formalmente impegnato, davanti a un prete, a mantenersi casto fino alla fine dei suoi gia' strenui sforzi per essere rieletto in aprile.

E' probabile che per quasi tutti gli uomini politici, in quasi tutti gli altri Paesi, affermazioni di questo tipo non verrebbero ritenute utili a raggiungere lo scopo - soprattutto nel caso di un uomo politico che, secondo piu' di un sondaggio, si trova ancora indietro, a considerevole distanza dal suo avversario, Romano Prodi(...) Ma Berlusconi, che dal nulla e' diventato l'uomo piu' ricco d'Italia, si e' costruito una carriera politica dicendo delle enormita' e riuscendo a farla franca nonostante terribili pronostici. Cosi', anche se gli Italiani alzano gli occhi al cielo, sanno bene che e' molto furbo e immaginano che ci sia del metodo nella pazzia.

"In fondo, bisogna ricordare che Berlusconi e' un venditore fantastico" ha detto Lawrence Gray, professore di scienze politiche alla John Cabot University di Roma "Lui continua sempre a vendere se stesso. E in un certo senso questo ha sempre qualcosa a che fare con le cose che dice".

Le ultime settimane sono state l'occasione per una furibonda dimostrazione di "arte del vendere". Per un certo periodo e' stato impossibile non imbattersi nel signor Berlusconi quasi ogni sera, alla televisione di stato (altre tre Tv sono di sua proprieta'), ma anche alla radio, sui quotidiani e nelle riviste. E' stato un blitz mediatico totale, a proposito di quanto ha fatto, di quanto ha promesso, di quanto e' cattivo quell'altro.

In certi momenti pare che la sua strategia consista nel parlare cosi' tanto da coprire ogni altra voce. Alcuni commentatori sospettano un pizzico di disperazione nel presidente del Consiglio, e teorizzano che solo un candidato che sa di essere in grave pericolo si darebbe tanto da fare e direbbe delle cose cosi' strane e particolari. Ma, per quanto ammaccato, sono in pochi a considerarlo fuori combattimento e, di sicuro, tra questi non c'e' Berlusconi.

Oltre al talento politico e alla loquela torrenziale Berlusconi ha anche i soldi. Dopo il paragone con Gesu', si e' lamentato dell'establishment dei ricchi italiani che sta cercando di rovinarlo (N.d.T: le parole del premier secondo le agenzie sono state "I ricchi mi hanno rotto", frase idiomatica probabilmente non nota al giornalista americano, che ha tradotto 'rotto' con 'rovinato') "Sono egoisti - ha detto - dovrebbero fare come me e mettere mano al portafoglio. Questa campagna elettorale mi sta costando un miliardo di vecchie lire al giorno".

Articolo in lingua originale

Speciale libera informazione con gli interventi di UE, OSCE, ONU e del Consiglio d'Europa sull'anomalia italiana

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