NEW del 09 novembre 2005

 
     

Azerbaijan : opposizione in piazza contesta elezioni
di red

L'opposizione dell'Azerbaijan ha riunito piu' di 15.000 persone oggi in piazza a Baku contestando le elezioni legislative di domenica scorsa e chiedendone l'annullamento o le dimissioni del governo.

L'opposizione lamenta infatti brogli e irregolarita', in questo sostenuta dalla relazione provvisoria della delegazione OSCE-ODHIR - composta da 665 osservatori di 42 Paesei - secondo cui non sarebbero stati rispettati un certo numero di standard del Consiglio d'Europa per le elezioni democratiche.

Mentre infatti, secondo l'OSCE, ci sono stati miglioramenti rispetto al passato nel periodo pre-elettorale, l'incertezza e' stata evidente con riguardo ad aspetti chiave del processo di registrazione dei votanti e sono continuate le restrizioni della liberta' di riunione che, fa notre l'ufficio europeo per la democrazia, e' un diritto fondamentale in campagna elettorale.

La giornata del voto e' stata generalmente calma, ma il processo elettorale si e' deteriorato progressivamente durante lo scrutinio. Vi erano stati anche alcuni fermi, spiegati dalle autorita' con la volonta' di evitare degenerazioni e gia' nei mesi passati si erno avuti problemi riguardanti leader dell'opposizione detenuti, con decisioni della Corte Suprema locale condannate dall'OSCE.

L'opposizione ha chiesto ora ai cittadini di permanere mobilitati fino a che non si sara' ottenuto il risultato dell'annullamento delle elezioni o delle dimissioni del governo guidato dal Ilham Aliyev, ed ha sollecitato il sostegno del presidente USA George W. Bush, del Consiglio d'Europa e dell'OSCE.

Si spera forse di ripetere l'epopea ucraina, che il vicepresidente del partito democratico Djalaloglu, ha esplicitamente ricordato dalla tribuna in piazza della Vittoria a Baku. Secondo alcuni gioralisti in loco, alcuni giovani manifestanti agitavano una bandierina arancione chiedendo a Bush di "non perdere un Paese musulmano amico" ed altri gridando in Inglese: "Non scambiate la nostra democrazia con il petrolio!".

La manifestazione era stata autorizzata solo fino alle 18 ora locale, ma i manifestanti hanno rifiutato di disperdersi.

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