NEW del 30 ottobre 2005

 
     

Guerra in Iraq : Fini e Berlusconi , eravamo contrari
di red

"Resteremo in Iraq fino a quando ce lo chiederanno le autorita' irachene". Lo dichiara il ministro degli esteri Gianfranco Fini dopo le sollecitazioni dell'opposizione, che ha invitato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad essere conseguente con le sue dichiarazioni di essere stato contrario alla guerra ed aver cercato di dissuadere George Bush.

"Ci muoveremo in piena intesa con i nostri alleati", ha aggiunto Fini relatiamente al ritiro delle nostre truppe. Anche Fini ha detto che "il governo italiano non ha mai ritenuto l'intervento militare i Iraq come l'unica soluzione praticabile. Lo abbiamo dimostrato non prendendo parte alla guerra contro Saddam e al vertice tenuto alle Azzorre da Bush, Blair e Aznar".

Invece, ha detto Fini, "siamo intervenuti dopo la caduta di Saddam per accompagnare il processo politico di rinnovamento iracheno... chi pensava che quel Paese non ce l'avrebbe fatta, oggi deve ricredersi".

Molti affermano pero' che la retromaricia del presidente del Consiglio sia collegata alla vicenda dell'Uraniogate, un caso riportato in auge da La Repubblica con nuove rivelazioni sul dossier sulle armi di distruzione di massa che i servizi segreti militari italiani avrebbero confezionato per il governo americano che avrebbe cosi' avuto il pretesto di attaccare Saddam Hussein.

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