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NEW del 3 settembre
2005
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Bankitalia
e intercettazioni : le decisioni del governo Non ci sono state irregolarita' nelle intercettazioni telefoniche che hanno suscitato le recenti polemiche. Lo conferma la relazione del ministro della giustizia Roberto Castelli presentata ieri nel Consiglio dei Ministri riunitosi a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Silvio Berlusconi. Il guardasigilli ha comunque presentato la bozza di un ddl che prevede l’introduzione nel codice di procedura penale di nuove norme sulla pubblicita' agli atti processuali e la privacy e disposizioni che rendano piu' rigida la disciplina delle intercettazioni telefoniche ed ambientali. Castelli ha detto ai giornalisti che "il pericolo e' di assistere ancora una volta alla supplenza del potere politico da parte di altri poteri". Il "vero nodo politico" della vicenda Bankitalia, dice il ministro Castelli, e che intervengano "la stampa, la magistratura, poteri economico-finanziari ben identificati e, dulcis in fundo, comici aspiranti a maitres a penser". Sul caso Bankitalia il governo ha ascoltato la relazione del ministro dell’economia e delle finanze, Siniscalco, sulle linee direttrici della riforma della Banca d’Italia ed ha successivamente approvato, all’unanimita', su proposta dello stesso ministro, un emendamento al disegno di legge sul risparmio per la riforma della Banca d’Italia, che, afferma il cdm in una nota "è storicamente una delle istituzioni più prestigiose del Paese e tale deve restare". I principi della riforma, secondo il consesso dei ministri, "sono cinque: indipendenza, proprietà, collegialità, trasparenza e mandato a termine del Governatore". Il governo ha annunciato che proporra' nel dibattito parlamentare anche una piu' netta specializzazione delle Autorita'. Intanto il ministro Matteoli ha commentato "mi pare il minimo che il Governatore di Bankitalia Fazio rimetta il suo mandato" anche perche' "di solito, quando ci sono dei cambiamenti cosi' forti, con l'introduzione per la prima volta di un mandato a termine, chi e' titolare di quella carica rimette il mandato". Quindi Fazio dovrebbe fare un passo indietro. Ma, mentre Berlusconi precisa che la riforma di Bankitalia sara' in vigore dal prossimo governatore, e il ministro Siniscalco spiega che non vi sono norme sul periodo transitorio, il leghista Roberto Maroni ritiene che Fazio non dovrebbe dimettersi. Egli ha aggiunto che "e' stata saggia la decisione di non mettere un limite d'eta', evitando un provvedimento punitivo verso il Governatore, oggetto di una manovra persecutoria senza precedenti". Prima una mezza approvazione e poi critiche dal leader dell'opposizione Romano Prodi. Dopo aver parlato di "mezza cosa buona" fatta dal governo, Prodi ha commentato che "la meta' buona si riduce praticamente a nulla". Intanto il commissario Ue Almunia ha affermato che la vicenda di Bankitalia e' un problema per la credibilita' del Paese e sara' tenuta costantemente sotto controllo. ___________ NB:
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