NEW del 25 agosto 2005

 
     

Bankitalia e Antonveneta : oggi Antonio Fazio al Cicr
di red

Il comitato interministeriale per il credito e il risparmio, Cicr, ascoltera' oggi il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio sul caso Antonveneta e Bnl.

Il Comitato e' costituito dai ministri "tecnici", Siniscalco e Pietro Lunardi, e da altri quattro ministri, uno per ogni partito, fra cui ultimo aggiunto il ministro leghista della giustizia Roberto Castelli. Fazio e' difeso da Roberto Maroni e dalla Lega, mentre il governo ha finora assunto una posizione attendista. E' fissata al 2 settembre la seduta del Consiglio dei ministri in cui si discutera' della questione.

Intanto le dimissioni di Fazio sono state chieste da opinionisti, dal presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e da diversi politici fra cui, nelle file della maggioranza, l'ex presidente della repubblica, sen. Francesco Cossiga, che ha parlato di credibilita' all'estero. L'Adusbef ha organizzato una raccolta firme per chiedere a Ciampi le dimissioni del governatore. Ma, sottolinea Primo Mastrantoni, segretario dell'associazione Difesa Consumatori Utenti: "l'incarico puo' essere revocato anche domani mattina. Se qualcuno lo vuole. In particolare se lo vuole il Consiglio superiore della Banca d'Italia che, in base allo statuto, articolo 19, nomina e revoca il governatore".

Infatti "il massimo istituto bancario e' controllato, attraverso un meccanismo di partecipazione in quote, da quattro delle maggiori banche nazionali, Gruppo Intesa (27,2%), Gruppo San Paolo (17,23%), Gruppo Capitalia (11,15%), Gruppo Unicredito (10,97%), che detengono il 66,55% del capitale, che e' di soli 156.000 euro. Basterebbe la volonta' di queste banche per mandare a casa il governatore". Ma, fa rilevare Mastrantoni, il controllato coincide col controllore, e si potrebbe facilmente ipotizzare un conflitto d'interessi che spiega il mancato intervento.

Qualche colpa ce l'ha pure l'opposizione, aggiunge: "Lo Statuto della Banca d'Italia e' stato varato nel lontano 1936 e successivamente modificato. L'ultima modifica risale al 1988 e il relativo decreto che fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, porta la firma del presidente del Consiglio di allora, Romano Prodi, il quale nelle dichiarazioni rilasciate al Sole24ore di ieri vuole cambiare radicalmente lo Statuto della Banca d'Italia. Perche' non lo fece allora? L'attuale Governo non vuole cambiare nulla cosi' come non lo fece il precedente. A che gioco si sta giocando?".

Intanto sul caso della scalata ad Antonveneta oggi i PM di Milano incaricati dell'inchiesta hanno sentito Attilio Savare', responsabile dell'amministrazione della Bpi che compare nelle intercettazioni delle conversazioni del 5 e 6 luglio agli atti delle indagini, tra lo stesso Savare', Giampiero Fiorani, Emilio Gnutti, Luigi Belloni e Gennaro D'Amico.

Speciale Mani Pulite

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