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NOTIZIARIO del 31
gennaio 2005
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Iraq
: leader occidentali soddisfatti per affluenza voto Il segretario generale dell'ONU Kofi Annan si e' rallegrato per il gran numero di Iracheni che si sono recati alle urne nonostante le violenze e gli attentati, commentando che "il successo delle elezioni e' beneaugurante per il processo di transizione". La partecipazione degli Sciiti (il 60% della popolazione) e dei Curdi (il 20%) e' stata superiore al 70%. Fra gli Sciiti di Falluja - recatisi in massa alle urne - si registrava addirittura un'aria di trionfo. Boicottaggio totale o parziale, invece, da parte dei Sunniti arabi. Il presidente USA George W. Bush, che ha definito le elezioni in Iraq "un successo", ha detto che i votanti hanno "rigettato fermamente l'ideologia antidemocratica dei terroristi". Secondo il premier italiano Silvio Berlusconi, dalle elezioni in Iraq "esce vincitore tutto il popolo iracheno", mentre il primo ministro britannico Tony Blair ritiene che quella che ha definito l'"affermazione della democrazia" in Iraq sia un "colpo al cuore" del terrorismo. Il ministro degli esteri francese Michel Barnier - la cui nazione non ha partecipato alla forza multinazionale in Iraq - ha detto oggi che "E' una prima vittoria per il popolo iracheno... la prima fase indispensabile per la democrazia" in quanto "non si uscira' da questa tragedia che attraverso la democrazia e le elezioni". L'alto rappresentante Ue, Javier Solana, ha parlato di importante passo avanti, mentre il segretario generale della NATO, Jaap De Hopp Sheffer, ha definito le elezioni una "pietra miliare" ma ha parlato di strada "ancora lunga".
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