NOTIZIARIO del 26 gennaio 2005

 
     

Sentenza Milano : Castelli incarica ispettori , Vattimo e' resistenza
di red

"Il Ministro della Giustizia Roberto Castelli ha dato incarico agli ispettori di valutare "se ci sia stata ignoranza o travisamento inescusabile dei fatti" nella vicenda della decisione del Gup milanese che ha prosciolto cinque islamici "ad esempio delle risoluzioni in questa materia dell'Onu, nel definire queste persone combattenti e non terroristi.

Castelli ha ricordato la possibilita' di "esercitare un'azione disciplinare presso quei magistrati che patentemente non applicano le leggi dello Stato". L'azione ministeriale sara' avviata, ha detto, "se emergeranno fatti concreti".

Il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri chiede invece che sia il CSM ad avviare l'azione. "Il compito del Consiglio Superiore della Magistratura - ha detto - deve essere quello di punire i giudici colpevoli e non di difenderli come hanno dichiarato alcuni esponenti togati del Consiglio".

Gasparri commenta che "qui non e' in discussione la liberta' della magistratura o l'autonomia del potere giudiziario, qui il problema e' che con una decisione bizzarra si e' messo in discussione l'impegno che dai drammatici eventi dell'11 settembre sta portando avanti il nostro Paese". Secondo Gasparri decisioni come questa ed il sostegno fornito al magistrato milanese non fanno che "fomentare odio e calpestare la memoria di chi ha dato la vita per la difesa delle nostre radici culturali".

Piu' moderato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che ha definito la sentenza "incredibile", ma affermato di condividere "le perplessità forti espresse dal ministro degli Esteri".

Ad alimentare la polemica, la posizione espressa ieri sera dal filosofo Gianni Vattimo nella trasmissione "Controcorrente". Vattimo ha detto che "Al Zarqawi e' da paragonare ai partigiani della Resistenza, anche loro venivano chiamati banditi dai nazisti". Alla domanda se chi ha sparato contro maresciallo Simone Cola sia da considerare un terrorista o un guerrigliero, Vattimo ha risposto: "Secondo me e' un guerrigliero, non un terrorista".

I magistrati che difendono la collega milanese non entrano invece nel merito della sentenza, tanto che si schiera in sua difesa lo stesso Armando Spataro, che rappresenta l'accusa nel procedimento giudiziario a carico dei cinque prosciolti, ed aveva chieso condanne da 6 a 10 anni. Spataro, che chiedera' anche l'impugnazione della decisione, ha manifestato "solidarierà al GUP Clementina Forleo per i rozzi attacchi di cui è stata oggetto".

Il magistrato, capo dell'antiterrorismo milanese, spiega che "la sentenza del GUP merita rispetto, interviene in una materia estremamente difficile da indagare ed in cui la giurisprudenza non è certo consolidata. Persino a livello internazionale, come è noto, le difficoltà definitorie della nozione di terrorismo sono prevalentemente collegate alla tematica delle cosiddette 'guerre di liberazione'".

"Ogni sentenza - conclude Spataro - come il CSM e l'ANM hanno più volte ribadito, può essere criticata (così come ogni iniziativa anche degli organi requirenti), ma non sono accettabili offese ai giudici che si traducono in mancanza di rispetto verso la giurisdizione, specie se provenienti da chi ricopre cariche istituzionali".

Speciale Giustizia

Speciale terrorismo con il manuale del terrorista e le cellule terroristiche in Italia


by www.osservatoriosullalegalita.org

___________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

 

Terrorismo: sentenza di Milano genera polemiche

Germania: preparavano attacchi in Iraq