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NEW del 13 novembre
2005
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tav : non solo amianto Buongiorno, vi scrivo in riferimento ai Vs articoli dedicati al tema del TAV in Valsusa (da ultimo quello a firma di Rita Guma). Prima di tutto, Vi ringrazio per lo spazio che state dedicando al problema. Volevo però invitarVi ad espandere l'area di interesse: finora mi pare Vi siate concentrati particolarmente sul problema della salute (legato alla questione amianto). E' in effetti un problema di importanza capitale, ma non è l'unico. Concentrarsi unicamente su questo aspetto, può far sembrare, erroneamente, che sia l'unico motivo per cui i valsusini si oppongono all'opera, e potrebbe far sembrare illogico che si oppongano anche ai sondaggi. Invece non è così, e qualora lo riteneste opportuno, sarei felice di preparare e sottoporVi qualche scritto per dimostrarlo. Riassumo
brevemente: è pur vero che, se l'opera fosse strategica per l'Italia,
la Valsusa dovrebbe "chinare la testa", ma questo solo se: Questa è la cosa su cui, secondo me, bisognerebbe aumentare l'informazione, perché mentre gli italiani potrebbero anche -egoisticamente- infischiarsene della salute dei torinesi, alle proprie tasche dovrebbero tenerci. Dunque, è opportuno ricordare che la TAV E' INUTILE DAL PUNTO DI VISTA DEI TRASPORTI E DANNOSA PER L'ECONOMIA ITALIANA. Un altro punto su cui varrebbe forse la pena di insistere, è l'assoluta mancanza di democrazia: un paese militarizzato, residenti che ad ogni passaggio devono esibire i documenti a tre diversi check-point, accesso impedito (perché non residente) anche ad una badante di una signora anziana ed invalida, impedito l'accesso al cimitero il giorno dei morti ai non residenti, un sindaco (donna) colpito al petto da uno scudo di un poliziotto fino a farle mancare il fiato. Questo è un attacco alla democrazia. Non parliamo poi dei blitz notturni per spostare tecnici e trivelle, mancando fede agli accordi presi (tra sindaci e questore e prefetto). Se le massime istituzioni non mantengono fede alla parola data (ai sindaci!) come potrà la gente fidarsi ancora (anche quando ci chiedono di credergli sulla parola che verranno prese tutte le opportune precauzioni riguardo l'amianto)? Grazie per lo spazio che già ci avete dedicato e quello che vorrete ancora dedicarci. Di seguito vi riporto alcuni documenti utili per approfondire la questione. Cordiali saluti. Risponde Rita Guma Gentile sig, Vair, vi sono a mio avviso alcuni problemi di fondo: 1- La
nostra associazione puo' e deve occuparsi, per legge e per statuto, SOLO
di legalita' e diritti civili. 2 - In
una democrazia rappresentativa, le diverse scelte non vanno discusse ad
alto livello con la popolazione locale. Sarebbe la paralisi e la contraddizione
del meccanismo elettivo. Per le altre questioni, in una democrazia rappresentativa come quella italiana, ciascuna comunita' locale o gruppo di interessi diffusi - minoranza o maggioranza che sia - puo' eleggere chi meglio rappresenta i suoi interessi, puo' esporre ai suoi eletti problemi e istanze, e via via questi li trasferiranno ai livelli superiori. In tal modo, se l'interesse di un gruppo minoritario contrasta con quello del resto della collettivita' e non e' ragionevolmente accoglibile da quest'ultima, esso non blocca l'intera societa' in cui si vive. Si badi
bene, sto parlando di interessi, non di diritti. Quindi
il problema sono gli eletti che ciascun gruppo-comunita' sceglie. Certo i cittadini hanno diritto (e dovere) di denunciare chi tradisce le aspettative o le promesse, hanno diritto di manifestare e di chiedere piu' informazione, hanno diritto - laddove ve ne siano i presupposti - di ricorrere ai vari gradi della giustizia amministrativa o penale o dei diritti dell'uomo (comprese le Corti europee, che non e' affatto detto si allineino con le decisioni dei vari organismi UE) per ottenere giustizia, ma hanno lo strumento del voto per eliminare chi ha occupato immeritatamente le stanze del potere. 3 - La
giustizia sociale non va confusa con la giustizia, e le proprie convinzioni
con i diritti. Ad esempio, la difesa ambientale puo' essere attuata a
tutto campo (nel qual caso la costruzione di ogni fabbrica, palazzo, strada,
auto o porto potrebbe essere controproducente) o per nulla (cementificazione
selvaggia) o con delle mediazioni in cui le percentuali di attenzione
al paesaggio ed allo sviluppo variano a seconda della 'ideologia' della
classe dirigente e quindi della maggioranza elettorale che l'ha espressa. Io posso
avere ed esprimere (in altra sede) una mia idea sulle centrali nucleari,
sul Tav, sul ponte di Messina, sulla scuola privata o sugli aiuti agli
indigenti, ma e' la MIA idea (o quella di un gruppo), non una verita'
inconfutabile. 4 - Lei
mi ha mandato alcune pagine - di cui pubblichiamo di seguito un suo estratto
- di spunti vari. In esse sono contenute argomenti decisivi (amianto e
uranio) e argomenti opinabili come, appunto, quelli attinenti la difesa
ambientale o i profili economici. Dunque
gli unici argomenti inconfutabili e validi a prescindere dai numeri a
favore o contro sono quelli dell'uranio e dell'amianto. I quali, peraltro
- sotto il profilo della comunicazione - non richiedono pagine e pagine
di dibattito, ma poche semplici parole. ___________ NB:
I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE
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