Riforma
Costituzione : com'era quella della Bicamerale ?
risponde Rita Guma
In estrema
sintesi, il testo della bicamerale approvato in prima lettura dalla Commissione
mostrava una repubblica federale (una evoluzione del modello regionale
approvato dall'Ulivo) con presidenzialismo piu' alla francese. In quella
recentemente approvata in prima lettura al Senato il nostro il capo dello
Stato non e' eletto dal popolo, ha poteri modesti, da notaio, ed e' espressione
della maggioranza, che a sua volta e' ostaggio del premier, dato che sfiduciandolo
rischia di tornare a casa per lo scioglimento delle Camere.
Schematicamente
si aveva:
FORMA DI
STATO
Costituzione federalista su base regionale. Fra le materie riservate allo
Stato politica estera, difesa e sicurezza, bilancio, ordinamento generale
dell’istruzione, giustizia, tutela dei beni ambientali.
Enti locali con fiscalita' propria e destinatari di almeno il 50% del
gettito statale al netto delle competenze centrali.
FORMA DI
GOVERNO
Presidente della Repubblica, eletto direttamente dai cittadini, in carica
per 6 anni, detenendo la presidenza del Consiglio supremo della politica
estera e della difesa. Compito di nomina del primo ministro con possibilita'
di chiedere al premier la verifica della fiducia in Parlamento.
Primo ministro sfiduciabile con una mozione di un quinto dei parlamentari.
Si dimette dopo l’insediamento del nuovo capo dello Stato o se sfiduciato.
Prevista una legge sul conflitto di interessi.
CAMERE
Possono essere sciolte dal presidente della Repubblica.
Camera con meno deputati (fra 400 e 500).
Il Senato, composto da 200 senatori eletti direttamente e 200 rappresentanti
delle Regioni, ha funzioni di garanzia, nomina le autorita' di garanzia
e i giudici costituzionali, concorre all'approvazione delle sole leggi
bicamerali.
GIUSTIZIA
CSM senza poteri disciplinari, dati ad una Corte di Giustizia apposita.
Accenno ad una separazione giudici-PM.
Corte dei Conti e Consiglio di Stato senza poteri giurisdizionali.
Corte Costituzionale con 20 giudici, cui e' ammesso il ricorso diretto
dei cittadini.
LUNGHEZZA
ARTICOLI
Anche questi abbastanza lunghi (anche se non cosi' tanto), con la giustificazione
di non cambiare la numerazione precedente.
IL FALLIMENTO
Essenzialmente la bicamerale, il cui progetto era stato approvato in prima
lettura, falli' per alcune perplessita' trasversali (ed in particolare
di Rifondazione) sull'oscillazione troppo ampia del numero dei deputati,
da definirsi con legge elettorale, e per i dissensi in tema di riforme
sulla Giustizia.
Berlusconi
voleva infatti la separazione e gerarchizzazione delle carriere, l'eliminazione
dell'obbligatorieta' dell'azione penale, una modifica piu' radicale del
CSM, l'introduzione del controllo dell'esecutivo sul PM e sottrarre la
disponibilita' della polizia giudiziaria all'autorita' giudiziaria.
Progetti oggi in buona parte tradotti nella riforma della giustizia della
CdL rinviata alle Camere dal Capo dello Stato.
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Riforme:
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Costituzione:
referendum abrogativo o confermativo?
Riforma
Costituzione approvata: e ora?
La
tripartizione dei poteri, la giustizia e la democrazia
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