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NEW del 28 settembre
2005
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Parmalat
: iniziato oggi a Milano processo a Calisto Tanzi Si è aperto oggi a Milano il processo per il crac Parmalat che vede imputati Calisto Tanzi ed altri 17 ex amministratori della societa' di Collecchio. Le accuse vanno dall'aggiotaggio alle false comunicazioni ai revisori ed all'ostacolo all'attivita' degli organi di vigilanza. A giugno il figlio di Tanzi, Stefano, il fratello Giovanni (condannati entrambi ad un anno e 11 mesi con la sospensione della pena), ed altri personaggi coinvolti nell'inchiesta avevano patteggiato le rispettive pene. L'arrivo di Calisto Tanzi in tribunale oggi e' stato messo in dubbio per la presenza di gruppi di risparmiatori che protestavano. Tanzi e' entrato quindi nell'aula da una porta laterale con i difensori Giampiero Biancolella e Fabio Belloni. Dalla parte dell'accusa i PM Greco, Fusco e Nocerino. Sono 30.000 i risparmiatori che hanno sporto denuncia alla procura milanese, e sembra che Tanzi li abbia citati tutti come testi. Sono tuttavia circa 100.000 le persone che hanno subito danno dal crack dell'impresa in cui avevano investito i loro risparmi. Il debito accumulato e' di oltre 14 miliardi di euro, e nella bancarotta sono coinvolte anche sedi estere del gruppo e banche estere, come la Banca d'America. Primo Mastrantoni, segretario Aduc, e' scettico sulle prospettive del processo "perche', proprio ieri, il Senato ha approvato il calendario dei lavori che fa slittare la discussione sulla riforma del risparmio (si fa per dire). E' possibile che di tale riforma non se ne faccia nulla, dati i tempi ristretti per la discussione" dovuti alle scadenze elettorali.Inoltre il ministro Gianni Alemanno ha appena proposto di far rientrare i "piccoli azionisti Parmalat nel capitale", il che, a giudizio di Mastrantoni non e' un segnale incoraggiante. La maggioranza parlamentare ha approvato prima dell'estate una nuova normativa sulla bncarotta con una riduzione di un terzo della pena massima prevista (e conseguentemente riduzione dei tempi di prescrizione che porta alla sostanziale impunita'), oltre che procedure che aumentano il carico di lavoro della Corte di Cassazione. Le vive proteste di avvocati civilisti e magistrati hanno indotto il governo a promettere di rivedere il primo punto per la bancarotta fraudolenta delle societa' quotate in borsa. Intanto si e' avuto oggi un altro arresto per bancarotta. Si tratta di Luigi Crespi, ex titolare di Hdc (la societa' editrice de Il Nuovo), arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta condotta dai PM Roberto Pellicano e Laura Pedio sul fallimento dell'impresa. ___________ NB:
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Bancarotta e processo civile: critiche di avvocati e magistrati |