NEW del 12 maggio 2005

 
     

Competitività e bancarotta : Senato approva , CSM ne discuterà
di red

L'Assemblea del Senato ha approvato oggi in via definitiva il decreto-legge sulla competitivita' gia' approvato dal Senato e recentemente modificato dalla Camera, dove e' stato approvato con la fiducia il 4 maggio.

Essendovi nelle nuove norme diverse novita' riguardanti il processo civile, il diritto fallimentare ed altri riflessi in tema di giustizia, esse saranno esaminate mercoledi' prossimo dal CSM. Nove consiglieri togati hanno presentato oggi un documento che evidenzia le 'pesanti ricadute negative' che quelle norme avranno sulla durata e efficacia dei processi, soprattutto di quelli in Cassazione, chiedendo che se ne discuta.

Peraltro due consiglieri del Consiglio superiore della magistratura avevano gia' espresso perplessita' e critiche motivate sul ddl ed ai loro rilievi si erano aggiunti quelli dell'ANM e dell'avvocatura civile. In particolare ha sollevato proteste la riduzione da 10 a 6 anni della pena massima perla bancarotta fraudolenta (con conseguente riduzione dei tempi di prescrizione.

Il viceministro dell'economia Giuseppe Vegas, come gia' il guardasigilli Roberto castelliall'indomani dell'approvazione alla camera - ha fatto macchina indietro su questo punto. "Non abbiamo rinunciato a ridefinire la disciplina della bancarotta", ha detto, "ci sara' un'ulteriore norma di delega o una norma testuale per specificare meglio i reati di bancarotta con particolare riferimento alla bancarotta fraudolenta nelle societa' quotate".

Vegas ha aggiunto che "le pene devono restare elevate, per salvaguardare la fede pubblica e la massa di risparmiatori". La memoria di tanti va ai casi Cirio, Parmaat e agli altri scandali simili.

In precedenza gia' la legge sul patteggiamento allargato varata da questo governo aveva alleviato le pene per alcuni reati di falsi in borsa, oltre che per corruzione, concussione e usura.

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