NEW del 15 settembre 2005

 
     

Modifiche legge elettorale in extremis : deputato AN voleva vietarle
di Rita Guma

Non e' corretto approvare leggi elettorali nell'ultimo periodo della legislatura, e bisognerebe impedirlo "per evitare tentazioni di colpi di mano".

Non lo diciamo noi, ma un deputato di Alleanza Nazionale, Gustavo Selva, presentatore nel giugno 2001 di un progetto di legge costituzionale che la sua stessa parte politica ha ignorato, non trovando mai il tempo, in oltre quattro anni, di inserirlo nei lavori della Camera ne' nella riforma costituzionale in atto che pure stravolge completamente buona parte della carta fondamentale.

Eppure il deputato in questione non e' certo un comunista, come prova ad esempio la sua proposta di legge per l'"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia e sulle responsabilità e le reticenze dei Governi D'Alema e Amato durante la XIII Legislatura, presentata il 4 giugno 2001, e divenuta - questa si' - legge il 21 maggio 2002 col titolo "Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull' affare Telekom-Serbia".

L'idea di Selva di inserire un nuovo articolo nella Costituzione (ART. 82-bis. — Le leggi elettorali non possono essere approvate nei novanta giorni antecedenti la scadenza naturale delle Camere) e' motivata dallo stesso proponente con lo scopo di "mettere un punto fermo in una materia, qual e` quella elettorale, che, soprattutto nel corso di questi ultimi anni, e` stata oggetto di contrastate iniziative politico-parlamentari".

Infatti, argomenta Selva, "le esigenze legate ad eventuali modifiche dei vigenti sistemi elettorali non possono, tuttavia, pregiudicare il mantenimento di quel delicato equilibrio del sistema costituzionale che e` assolutamente necessario salvaguardare nell’ultima fase della legislatura. Gli ultimi mesi di vita delle Camere rappresentano, infatti, un periodo estremamente delicato sia sotto il profilo politico che sotto quello istituzionale. Consentire che si possano introdurre cambiamenti dettati unicamente dalla mera convenienza politica e` un autentico pericolo per la nostra democrazia rappresentativa".

Inoltre il deputato di AN proseguiva dicendo che "maggioranze improvvisate o arroganti potrebbero essere tentate di imporre, all’ultimo istante, cambiamenti del sistema elettorale finalizzati ad ottenere vantaggi nella competizione elettorale. Il fatto che la nostra Carta costituzionale non preveda maggioranze qualificate per l’approvazione di tali leggi comporta il rischio che, soprattutto nella parte finale della legislatura, quando e` sempre piu` evidente il possibile esito dello scontro politico-elettorale, la maggioranza sia portata ad approvare una legge «a propria immagine e somiglianza», che le torni utile per vincere le elezioni".

Per analoghe ragioni il deputato presento' anche un'altra proposta di legge di modifica dell' Art. 138 della Costituzione cui intendeva aggiungere il seguente comma: "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali non possono essere approvate nei nove mesi precedenti la scadenza naturale delle Camere". Questa proposta di legge non e' effettivamente assorbita dalla riforma della Costituzione in via di approvazione, come risulta invece formalmente agli atti: infatti l'unico riferimento all'art. 138 nel nuovo progetto approvato in prima lettura alle Camere e' l'abrogazione del comma 3, che si riferisce al referendum costituzionale. Il divieto di alterare le cose poco prima della competizione elettorale non e' stato quindi considerato ne' per la Costituzione ne' per la legge elettorale.

In merito a quest'ultima, a suo tempo Selva commentava che "per evitare tentazioni di colpi di mano, con conseguenti forti fibrillazioni politiche, e`, pertanto, opportuno che, nella parte finale della legislatura, sia costituzionalmente impedito alle Camere di riformare il sistema elettorale. Non si puo` cambiare la legge elettorale quando le elezioni sono gia` imminenti, anche perche´ il corpo elettorale deve avere il tempo di assimilare, con adeguate campagne informative, i nuovi meccanismi attraverso i quali e` chiamato ad esercitare la propria sovranità".

Questa la convinzione di Gustavo Selva, AN. I tempi della proposta della maggioranza, a parte il merito che non esaminiamo, li abbiamo sotto gli occhi, e gli esperti di proiezioni elettorali hanno calcolato che le nuove regole volute dalla Casa delle Liberta' sposterebbero decine di seggi.

Occorre commentare?

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