NEW del 13 settembre 2005

 
     

Oil for food e riforma dell'ONU : imparare dagli errori
di Shorsh Surme

Finalmente dopo un anno sono terminate le indagini fatte dalla Commissione indipendente capeggiata da Paul Volcker - vice presidente della Federal Reserve americana - sulla corruzione relativa al piano (Oil for food) - lo scambio di petrolio contro cibo che venne autorizzato dal Consiglio di Sicurezza con la risoluzione 986 nel 1995, che doveva sollevare la popolazione irachena, schiacciata sotto il regime d'embargo internazionale imposto dell'Onu per colpa del dittatore Saddam Hussein che aveva invaso l'Emirato dal Kuwait.

Secondo il rapporto finale delle indagini, il segretario generale dell'Onu Kofi Annan, il Consiglio di sicurezza ed una parte dei Paesi membri dell'organizzazione devono assumersi responsabilità a cui non possono sottrarsi di fronte a questi avvenimenti.

Durante una conferenza aperta del Consiglio di sicurezza tenutasi alcuni giorni fa, il responsabile dell'indagine ha proceduto ad una breve esposizione dei contenuti del rapporto d'inchiesta finale. Egli ha riferito che nel corso dell'applicazione del piano Oil for food esistevano molti problemi gravi come l'inefficacia della supervisione, la mancanza di controllo e la superficiale revisione di conti.

Per questo Annan e il Consiglio di sicurezza devono assumersi le loro responsabilità: la mancanza di un'adeguata amministrazione da parte dell'Onu è stata la causa principale che ha fatto nascere i fenomeni di corruzione, di inefficienza e di spreco.

Annan da canto suo ha affermato che come segretario dell'Onu intende assumersi le sue responsabilità di fronte all'inefficacia della supervisione ed accettare le critiche della Commissione indipendente d'indagine riguardo l'assunzione di suo figlio Kojo Annan da parte delle aziende partecipanti al piano.

Annan si è anche appellato ai vari Paesi perché esaminino con serietà il rapporto finale per trarre una lezione dai fatti, ed evitare il ripetersi di un simile scandalo.

Domani si terrà il summit per il 60° anniversario della fondazione dell'Onu New York. In qust'occasione dovrà essere presentata la conclusione dell'accaduto, ma si dovra' anche apprendere da quanto avvenuto per pianificare ragionevolmente l'avvenire delle Nazione Unite.

Si spera che il previsto summit dell'Onu potrà promuovere la riforma dell'organizzazione, mettendola in grado di offrire un servizio migliore per la sicurezza e lo sviluppo mondiali.

Speciale Mani Pulite

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