Londra
: giunti esperti brasiliani , famiglia Menezes chiede inchiesta
di Mauro Giannini
Due alti funzionari brasiliani sono arrivati ieri per incontrare i rappresentanti del governo britannico e con la commissione indipendente di indagine sulla polizia, mentre la famiglia del giovane Jean Charles de Menezes chiedeva giustizia davanti a Downing Street.
I due funzionari brasiliani - Wagner Goncalves, dell'Ufficio del procuratore generale di Brasilia e Marcio Pereira Pinto Garcia, del ministero della giustizia - sono arrivati all'aeroporto di Heathrow ieri. I due hanno detto che attendono la riunione di mercoledi' con i membri della Commissione indipendente sui reclami della polizia.
Scotland Yard ha rifiutato di commentare i rapporti secondo cui il capo della polizia metropolitana, il commissario Ian Blair non verra' a contatto dei funzionari brasiliani. Su di lui aumentano le pressioni per non aver saputo evitare l'uccisione e aver tentato in seguito di coprirla.
Tuttavia Murad Qureshi, un membro dell'autorita' metropolitana della polizia a pero' dato ieri a sir Ian un voto di fiducia in un programma della BBC e lo ha descritto come un faro nella polizia londinese. Ieri Ian Blair ha ottenuto anche la protezione dell'ufficio del primo ministro Tony Blair e del viceprimo ministro John Prescott, in carica mentre Blair e' in vacanza nelle Barbados.
Invece la madre della vittima, Maria, ha detto ieri alla BBC che gli agenti di polizia responsabili della morte del suo figlio non devono restare impuniti: "non hanno solo concluso la vita di mio figlio, ma anche la mia".
Amici e parenti del giovane brasiliano ucciso - riuniti nel gruppo "giustizia per Menezes" - hanno tenuto una manifestazione pubblica e suo cugino, Alessandro Pereira, ha inviato una una lettera al primo ministro, Tony Blair, chiedendo un'inchiesta pubblica.
Una messa commemorativa sara' celebrata stasera nella comunita' brasiliana nella diocesi di Westminster da Laurindo Guizzardi, vescovo di Foz do Iguacu, in Brasile.
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Londra: giovane ucciso dalla polizia non disobbedi' agli ordini