NEW del 27 luglio 2005

 
 
       
 

Londra : sparare per uccidere , fra favorevoli e contrari
di Gabriella Mira Marq

Il presidente della Corte suprema spagnola ha suscitato scandalo giustificando la scelta britannica di sparare ai presunti kamikaze, scelta che e' costata la vita ad un giovane brasiliano, Jean Charles de Menezes, che viveva nel Regno Unito da tre anni.

Francisco José Hernando, che e' anche presidente del Consiglio generale del potere giudiziario, il corrispondente del CSM spagnolo, pur dichiarandosi contrario alla pena di morte, ha detto che "quando il rischio che si vuole evitare e' maggiore o puo' produrre la morte di innocenti, evitare il rischio mi sembra opportuno".

L'alto magistrato ritiene che le istruzioni di "sparare per uccidere" ricevute dalla polizia metropolitana britannica siano giustificate, poiche' "siamo davanti alla terza guerra mondiale". Tale guerra - che e' la guerra al terrorismo - a giudizio del magistrato puo' creare "situazioni estreme".

Le dichiarazioni di Hernando, fatte durante una conferenza sulla giustizia presso l'universita' di Madrid, hanno suscitato una valanga di critiche, in particolare dai politici della sinistra spagnola, che ha esplicitato "orrore e vergogna" o semplicemente condannato le idee espresse dal magistrato affermando che esse "delegittimano il loro autore". Anche l'associazione giudiziaria spagnola "Giudici per la democrazia" si e' dimostrata in disaccordo con le dichiarazioni.

Prosegue intanto l'inchiesta della commissione indipendente incaricata di far luce sugli avventimenti del 22 luglio nel corso dei quali e' stato ucciso con cinque spari alla testa, mentre era gia' a terra, il Brasiliano, che nulla aveva a che fare con gli attentati del 7 luglio. Diverse associazioni per i diritti umani, che hanno espresso timori per l'accaduto e per le regole che lo hanno permesso, seguiranno i lavori degli inquirenti.

Infatti - sebbene le autorita' britanniche abbiano affermato che le regole sono state osservate e che la morte di un innocente, per quanto deplorevole, potrebbe anche ripetersi - occorre verificare se siano state rispettate le norme internazionali sui diritti umani che la Gran Bretagna ha sottoscritto in merito al ricorso alla forza per il mantenimento della legge.

Inoltre va controllato quali - fra le regole attualmente vigenti in Gran Bretagna caso di contatto fisico con un sospetto - permettano ad un poliziotto di "sparare per uccidere" un presunto kamikaze, come era stata pianificata l'operazione (dal nome in codice di Kratos) e se qualche ufficiale fosse stato contattato preventivamente, nonche' se erano stati lanciati i tradizionali avvertimenti in numero sufficiente.

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Speciale terrorismo

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Londra ancora sotto shock per uccisione giovane brasiliano