NEW del 02 agosto 2005

 
     

Iran riprende attività nucleari nonostante minacce di UE e USA
di Mauro Giannini

L'Iran ha continuato oggi a sfidare la comunita' internazionale e l'Unione Europea proseguendo i lavori di ripresa delle attivita' nucleari ultra-sensibili, nonostante la minaccia del Consiglio di sicurezza del'ONU. Ha tuttavia affermato la sua volonta' di proseguire i negoziati.

Il primo ministro francese Dominique de Villepin ha chiesto all'Iran di tener fede agli accordi presi con Francia, Gran Bretagna e Germania, minacciando diversamente reazioni del Consiglio di Sicurezza. Villepin ha ricordato che gli accordi stabilivano la sospensione di tutte le attivita' di conversione, ritrattamento e arricchimento di Uranio.

Il ricorso al Consiglio di sicurezza dell'ONU e' stato minacciato ieri anche dal portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan. Gli Stati Uniti non avevano mai visto con favore la via del dialogo instaurata dai Paesi europei con la repubblica islamica mediorientale.

Sia gli USA che l'Unione Europea hanno chiesto ieri a Teheran di rinunciare ai suoi programmi, ed in particolare gli Europei hanno chiesto di non mettere in pericolo i negoziati, ma gli Iraniani hanno ripreso invece i preparativi per la riapertura dell'impianto di conversione di uranio di Ispahan che aveva sospeso a novembre scorso le sue attivita', e non hanno dato alcun segno di voler rinunciare al loro progetto.

Peraltro Ali Agha Mohammadi, portavoce del Consiglio di sicurezza del governo di Teheran, ha dichiarato che la ripresa dei lavori non e' un atto di ostilita' nei confronti degli Europei: "noi consideriamo gli Europei come nostri partner" e "la via dei negoziati resta aperta". I negoziatori europei avevano in programma di mostrare il 7 agosto agli Iraniani un documento decisivo sulla controversa questione.

Lo stesso presidente uscente Mohammad Khatami, lasciando le sue funzioni, ha reso noto che la decisione iraniana e' stata ormai presa ed i lavori sono in atto. Khatami ha minimizzato la ripresa, affermando che un concreto inizio dell'arricchimento e' ancora di la' da venire.

Khatami aveva detto in un'intervista prima delle elezioni - vinte dal suo avversario, l'ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad - che avrebbe di fatto fermato i piani nucleari dell'Iran, ove fosse stato rieletto presidente.

L'Iran ha informato ieri l'AIEA - l'agenzia ONU per il controllo della non proliferazione atomica, guidata dal riconfermato direttore, l'egiziano Mohamed ElBaradei - della ripresa delle attivita' di arricchimento dell'uranio, in una lettera con alcune richieste.

Se altamente arricchito, l'uranio puo' essere usato per fabbricare ordigni nucleari, ma l'Iran aveva sempre dichiarato di volerlo utilizzare a scopi pacifici.

Speciale pace

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