NEW del 11 luglio 2005

 
     

Srebrenica : commemorazione a Potocari dieci anni dopo
di red

Carla Del Ponte, procuratore del tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia ha dichiarato che boicottera' la commemorazione dell'eccidio di Srebrenica - il cui ricordo si celebra oggi - per rispetto verso le vittime.

In un'intervista a Le Monde la pubblica accusa dei processi per gli stupri e il genocidio della guerra nel Kosovo ha ricordato di aver fustigato la NATO e la comunita' internazionale per la sua incapacita' di catturare Radovan Karadzic e Ratko Mladic, i capi politici e militari di Serbia e Bosnia all'epoca dei tragici fatti e responsabili del massacro di Srebrenica, dove piu' di 7500 bosniaci musulmani furono uccisi l'11 luglio 1995.

L’11 luglio 1995 le forze serbo-bosniache sotto il comando del generale Ratko Mladic e i paramilitari serbi di Arkan e di Vojislav Seselj entrarono nella citta' di Srebrenica – enclave sotto il controllo delle Nazioni Unite, presenti con un piccolo drappello di soldati olandesi e per otto giorni uccisero, massacrarono, stuprarono la popolazione inerme.

Tra l’11 e il 19 luglio furono deportati e uccisi migliaia di uomini considerati in 'età militare', molti dei quali erano vecchi o bambini. Molte donne furono rapite, stuprate e uccise dalla soldataglia serbo-bosniaca. Il 19 aprile 2004 il Tribunale internazionale dell'Aja per l'ex Jugoslavia defini' l'eccidio "genocidio".

Solo l'anno scorso il governo ha riconosciuto l'eccidio ed oggi nel cimitero memoriale di Potocari, a Srebrenica, saranno inumate altre 600 vittime del genocidio identificate attraverso l’analisi del Dna, portando il numero dei sepolti nel memoriale a circa 2.000. Altri 8.000 corpi attendono ancora di essere identificati e di poter essere a loro volta sepolti.

Carla Dal Ponte ha spiegato che intende boicottare la cerimonia di commemorazione di Srebrenica per rispetto verso le vittime, in quanto, essendo procuratore del Tribunale internazionale che ha mandato di portare Radovan Karadzic e Ratko Mladic davanti alla giustizia per il genocidio di Srebrenica, dovrebbe spiegare che non puo' fare nulla, che non dispone delle forze necessarie ma resterebbe responsabile dei mancati esiti di fronte alle vittime.

Dal Ponte ha ribadito la sua promessa di rendere note, alla fine dell'anno, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite le informazioni che ha raccolto nel corso di sei anni sulle ragioni per cui Karadzic e Mladic non sono ancora stati arrestati, qualora a quella data essi siano ancora in fuga. "Non e' una minaccia - ha detto il procuratore internazionale - ma essi devono essere trasferiti al Tribunale a L'Aja".

Inoltre ha spiegato che vuole mettere in atto una provocazione, dire "voi membri della comunita' internazionale osate andare a commemorare Srebrenica senza essere riusciti ad arrestare Karadzic e Mladic! E' facile partecipare alla sepoltura delle vittime". Il procuratore del TPI ha comunque promesso alle madri di Srebrenica che si rechera' al memoriale di Potocari il giorno che i due - o uno dei due - ricercati saranno a L'Aja.

Il Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia si appresta a giudicare 8 dei 9 responsabili presunti in un megaprocesso che dovra' fare i conti con alcune limitazioni tecniche, come la scarsita' delle sale di udienza. Il suo lavoro sara' proseguito dal Tribunale per i crimini di guerra della Bosnia, inaugurato due mesi fa a Sarajevo. Esso dovra' esaminare un migliaio di fascicoli da cui emergono i nomi di circa 10.000 sospettati.

In Italia l'eccidio sara' ricordato con varie iniziative. La comunità della Bosnia ed Herzegovina in Italia ha chiesto un minuto di raccoglimento per le vittime del genocidio che si svolga alle 12.00 di lunedi' 11 luglio, ora in cui a Potocari si svolgera' l'inumazione.

A Torino in piazza Castello, angolo via Garibaldi, si terra' un presidio alle ore 18. Alle ore 21.00 ad Ancona, nel Parco del Cardeto sara' presentato il libro Srebrenica, i giorni della vergogna, di Luca Leone, mentre domani, sempre a Torino, alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze del Centro Interculturale in C.so Taranto 160 si terra' "Dieci anni dopo Srebrenica, un seminario organizzato da Young Woman from Minorities, in collaborazione con l'Ambasciata della democrazia locale a Zavidovici.

Speciale diritti umani


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