NOTIZIARIO del 14 gennaio 2005

 
     

Armi in Iraq : perchè ora USA non rilasciano dottor Germ ?
di Rico Guillermo

Dato che e' stato appurato che non c'erano armi di distruzione di massa in Iraq, gli Stati Uniti rilasceranno gli scienziati iracheni in carcere? A chiederne la liberazione proprio il gruppo di ricerca Iraq Survey che ha certificato l'assenza dei pericolosi ordigni.

Ora che la casa Bianca ha confermato la notizia che il gruppo ha cessato la sua ricerca in Iraq, il capogruppo Charles Duelfer deve solo consegnare il suo rapporto al Congresso USA, questa primavera. Ma si sa gia' che quel rapporto conclude che l'ex presidente dell'Iraq Saddam Hussein non aveva WMD, ed aveva distrutto quelle in suo possesso "piu' di 10 anni fa". Il rapporto aggiunge che Saddam aveva "l'intenzione, ma non la capacita'" di costruire nuove armi.

Ma in fondo la presenza delle armi di distruzione di massa non conta poi cosi' tanto. In un'intervista di venerdi' concessa alla conduttrice dell'ABC Barbara Walters, il presidente USA George W. Bush ha detto che l'invasione dell'Iraq era "sicuramente degna", nonostante la mancanza di armi di distruzione di massa, che la sua amministrazione aveva originariamente detto essere la ragione per invadere il Paese.

Anche Alexander Haig, segretario di Stato sotto l'ex presidente Ronald Reagan, ha detto recentemente in televisione di non credere che le armi di distruzione di massa fossero la vera causa per scatenare la guerra, ma che questa giustificazione e' nata quando gli USA hanno portato la proposta di attaccare Saddam Hussein all'ONU ed i Britannici hanno chiesto un'ulteriore giustificazione per farlo.

Tuttavia il Guardian riporta che il gruppo di Duelfer ha anche fatto appello al Pentagono per il rilascio di alcuni scienziati iracheni, comprese la nota "dottoressa Germ," Rihab Taha, e la "signora Antrace" Huda Amash.

Le due donne, insieme a molti altri colleghi, sono detenute dalle truppe USA da almeno due anni e gli Stati Uniti si sono rifiutati di rilasciarle in due occasioni in cui era a rischio la vita di ostaggi in Iraq sequestrati da gruppi che chiedevano di scarcerare le due donne. Tre britannici hanno pagato con la vita tale fermezza.

Il segretario alla difesa USA Donald Rumsfeld ha adesso apparentemente approvato il rilascio, e il governo iracheno non si e' opposto all'idea, ma non sono ancora state date indicazioni su date e modalita' della liberazione.

A settembre, sempre il Guardian aveva riportato pareri di osservatori in Iraq secondo i quali le due non sarebbero state rilasciate perche' "troppo consapevoli" circa il coinvolgimento degli Stati Uniti in Iraq prima dell'invasione del 2003. Queste indiscrezioni hanno accresciuto gli interrogativi sulla sorte delle due scienziate.

Perche' la Taha non viene rilasciata, dato che non vi sono specifiche accuse contro di lei e quelle generiche sono appena cadute?

Forse che gli USA non vogliono che ella venga a contatto con la stampa e possa raccontare particolari imbarazzanti sulle ricerche per armi biologiche effettuate dalle compagnie americane negli anni '80 quando Saddam Hussein era un amico di Washington?

Sono cosi' pericolosi i documenti che ella potrebbe mostrare?

Speciale pace e diritti


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Neppure on line le armi di distruzione di massa

Nucleare in Iraq chiuso negli anni '90