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NOTIZIARIO del 21
settembre 2004
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Al
Zarqawi non ha comprato Simona Torretta e Simona Pari Il gruppo integralista islamico guidato da Abu Musab al Zarqawi ha negato oggi con un comunicato via internet di aver "comprato" le due operatrici umanitarie rapite in Iraq il 7 settembre scorso. Dopo un'ipotesi formulata in tal senso e dovuta agli "usi" del dopoguerra iracheno, erano cresciuti i timori per Simona Pari e Simona Torretta, dato che il gruppo del terrorista giordano e' noto per essere molto sanguinario. Due giorni fa anche un fedelissimo di Saddam Hussein aveva negato che le due giovani italiane fossero state prese dala resistenza irachena. Non si hanno pero' ulteriori notizie delle due volontarie e ieri il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha lanciato un nuovo appello per la loro liberazione. Analogo appello e' stato lanciato dal suo omologo Charles Chirac per la liberazione dei due giornalisti francesi, di cui - dopo alcuni messaggi contradditori - non si hanno piu' notizie. Un esponente della resistenza irachena ha detto a Le Monde che la situazione in Iraq e' oramai molto confusa e che i giornalisti sono considerati spie degli USA. Lo stesso personaggio ha commentato di non sapersi spiegare invece il rapimento di Simona Torretta e Simona Pari. Intanto e' stato ritrovato il corpo dell'americano la cui decapitazione e' stata mostrata in un video su un sito integralista. A decapitare Eugene Armstrong sarebbe stato proprio Abu Musab al Zarqawi, secondo il sito. Zarqawi e' considerato il capo dell'organizzazione Tawhid al Jihad - (Monoteismo e Guerra Santa) che ha sequestrato i tre occidentali ed altri stranieri prima di loro - ed il leader della rete Al Qaida in Iraq. Nel video che mostra la decapitazione dell'ostaggio americano, il gruppo di al Zarqawi ha lanciato agli Stati Uniti un altro ultimatum di 24 ore, dopo il quale saranno uccisi gli altri due ostaggi, l'americano Jack Hensley e il britannico Kenneth Bigley. Il gruppo chiede di liberare le donne detenute nelle carceri in Iraq. Fonti militari statunitensi affermano solo due donne detenute. Si tratterebbe di alti funzionari coinvolti nel programma di armamenti del regime di Saddam Hussein. Sono stati invece liberati i 18 componenti della guardia nazionale irachena per i quali aveva lanciato un appello Mouqtada Al Sadr.
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Scade ultimatum per i tre ostaggi Enzo
Baldoni:
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