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NOTIZIARIO del 23
maggio 2004
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Londra:
proteste per pace e contro le torture in Iraq Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Londra per chiedere la fine della guerra in Iraq e delle torture. I partecipanti alla protesta hanno inalberato cartelli che chiedevano il ritiro delle truppe britanniche. Anche un comunicato ufficiale del Foreign Office, il ministero degli esteri britannico, ha espresso chiaramente critiche per la gestione del conflitto da parte degli USA. Infatti vi si dice che i metodi usati per sedare le rivolte in Iraq sono "troppo duri" e che le torture e le sevizie inferte ai prigionieri "riducono l'autorità morale della coalizione". Inoltre il ministero degli esteri britannico nota che "i metodi 'muscolosi' usati a Falluja e Najaf hanno alimentato l'opposizione dei sunniti e degli sciiti contro la coalizione", facendo perdere "molti sostegni" all'interno dell'Iraq. Anche le organizzazioni di volontariato per i diritti umani avevano rilevato un "eccesso di forza" da parte degli USA nel conflitto, sebbene le stesse avessero accusato nei loro rapporti anche la Gran Bretagna. Un rapporto di Amnesty International che esamina alcuni casi certi di uccisioni immotivate, afferma che in alcuni casi i soldati britannici hanno aperto il fuoco ed ucciso civili iracheni in assenza di una imminente minaccia di morte. Nel Regno Unito sono in atto indagini su morti misteriose ma violente fra i prigionieri iracheni e la richiesta di risarcimento di un gruppo di famiglie di prigionieri morti e' in attesa di giudizio. Un sondaggio realizzato recentemente aveva rivelato un calo di popolarita' di Tony Blair e la volonta' degli Inglesi di una rapida e pacifica soluzione della crisi nel Paese occupato. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Infermiere danesi videro torture di britannici su Iracheni Firma l'appello al Presidente Ciampi contro la tortura
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