Camera aprova mandato d' arresto europeo
di Elisa Mabrito
E' stato approvato oggi alla Camera con il voto contrario della Lega il provvedimento che recepisce nell'ordinamento italiano il mandato di arresto europeo, che non aveva fino ad oggi incontrato i favori della maggioranza.
E' stata discussa la proposta di legge del deputato Kessler integrata dalle altre concernenti le disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio Europeo del 13 giugno 2002 e alle procedure di consegna tra Stati membri. Relatore l'on. Pecorella per la maggioranza e lo stesso Kessler per l'opposizione.
Nella precedente seduta del 24 maggio, oltre a considerare le modalita' di emissione di un mandato d'arresto europeo, erano stati approvati alcuni emendamenti, ad esempio quello relativo al caso in cui due o pił Stati membri avessero emesso un mandato d'arresto europeo nei confronti della stessa persona e quelli importanti sulle reazioni del ricercato e le conseguenti decisioni del magistrato.
In ques'ambito si prevedeva il caso in cui la persona ricercata benefici di una immunitą riconosciuta dall'ordinamento italiano ed il ricorso per Cassazione contro i provvedimenti che hanno deciso sulla consegna e contro quelli che hanno deciso sull'applicazione di misura coercitiva.
Si prevedeva anche la consegna rinviata o condizionale decisa dalla Corte d'appello quando nei confronti del ricercato sia in esecuzione una misura cautelare della custodia in carcere o degli arresti domiciliari nell'ambito di un procedimento penale pendente in Italia, ovvero quando sia concretamente eseguibile nei suoi confronti una pena detentiva e lo stesso abbia richiesto il rinvio al fine di espiarla in Italia.
Inoltre vi era un ulteriore verifica in caso successivamente al mandato vi sia richiesta di sottoporre l'indagato a procedimento penale ed un ruolo attivo per il Ministro della Giustizia in caso di richieste di transito sul territorio dello Stato di una persona che deve essere consegnata ad un altro Stato.
Il testo ora passa all'esame del Senato.
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