NOTIZIARIO del 27 giugno 2004

 
     

Cina : condannati a morte per commercio di droga
di red

La Cina ha eseguito 17 condanne capitali per commercio di droga per festeggiare ieri la giornata internazionale antidroga.

Lo ha comunicato la radiotelevisione di Stato, aggiungendo che la maggior parte delle condanne sono state eseguite nella citta' di Shanghai, mentre altre 11 condanne a morte sono in arrivo.

Fra coloro cui e' stata comminata la pena capitale, Lin Sheng Fu, riconosciuto colpevole di aver portato 1 chilo e 800 grammi di eroina dal Myanmar a Shanghai nel 2003. Nulla si sa degli altri condannati, tranne che i loro casi riguardavano possesso di eroina, oppio ed efedrina.

La Cina condanna a morte centinaia di persone ogni anno per reati connessi alla droga.

Amnesty International ha rivolto sabato un appello al governo perche' abbandoni l'uso della pena di morte nei casi attinenti alla droga, dato che e' difficile dimostrare l'evidenza e la differenza fra chi contrabbana e rivende droga e chi ne fa uso personale. L'associazione per i diritti umani propone che il governo ricorra a pene alternative.

La pena di morte con processi sommari e' molto comune in Cina. E' stata piu' volte rilevata l'incidenza percentuale molto elevata di giovani fra i condannati, notando strani comportamenti in loro poco prima dell'esecuzione della condanna.

E' stato anche ipotizzato, grazie a testimonianze ed indizi, che ad alcuni condannati vengano asportati organi vitali poche ore prima dell'esecuzione, e che pertanto il colpo di grazia, spesso inferto con una pistola, sia solo l'ultimo momento di una morte gia' in arrivo da qualche ora.

Purtroppo e' molto difficile dimostrare il perverso meccanismo che legherebbe le condanne facili a giovani e la volonta' di procurare organi "di ricambio" per i notabili cinesi, dato che la Cina ha una politica molto restrittiva nei confronti dei giornalisti e della liberta' di espressione e di informazione in generale.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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