NOTIZIARIO del 12 settembre 2004

 
     

Terrorismo : cosa fare (2)?

Gli Islamici non sono tutti uguali. So di gruppi o Paesi che attuano una soggezione della donna oppure la sottopongono a trattamenti disumani e mutilanti, ma so anche che questi trattamenti e regole che si fanno risalire al Corano sono molto diversi fra Talebani, Sciiti, Sunniti, Wahabiti, etc.

Inoltre ho personalmente conosciuto in Italia alcuni musulmani nordafricani di larghe vedute e peraltro molto amorevoli con i figli e con la rispettiva moglie, quindi stavo per scrivere che si dovrebbero separare gli islamici più dialoganti da quelli violenti, quando ho letto sul vostro sito l'interessante analisi a firma di Rico Guillermo sul terrorismo.

Questa analisi conferma in parte le convinzioni diffuse che gli attentati più recenti risalgano per lo più al terrorismo islamico, ma chiarisce che non si tratta di una guerra di religione. A giudizio degli esperti citati, infatti, il loro credo sarebbe una deviazione dell'islam e il fenomeno sembra sì globale ma limitato a gruppi, quindi non pervasivo.

Condivido l'idea, quindi, che la trategia vincente sia coinvolgere Mussulmani nella lotta al terrorismo con strumenti culturali.

Cordiali saluti e grazie,

Michelina Barone

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Ci sono, credo, alcuni pricipi "non negoziabili" sui quali non dovremmo mai cedere, sia che li violi Bin Laden, sia che li violi Bush.

Sono principi di civilta', ne' orientale ne' occidentale in particolare, ma di civilta' e basta.

Eppure, purtroppo, non se ne parla e tutto si riduce sempre ad un conflitto tra l'insensato "buonismo" ulivista ed il bellicoso "cattivismo" della CDL.

Giulia Alliani

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