NOTIZIARIO del 08 agosto 2004

 
     

Sport e legalità : corruzione ai giochi olimpici
di Rico Guillermo

Il belga Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale, ha dichiarato disgustato ieri ai giornalisti che "il doping e la corruzione sono la parte oscura" dello sport, ed ha commentato le ultime vicende di tangenti e doping emerse nei giochi olimpici.

Proprio ieri in Italia - dopo l'ex presidente dell'Ancona Calcio Pieroni - sono stati arrestati per le ultime vicende legate in particolare alla ricapitalizzazione anche l'attuale amministratore delegato Vincenzo D'Ambrosio, Giovanni Rossini, componente del Cda dal 2000 e Gianni De Vita, amministratore delegato dell'Ancona fino al 2002.

Recentemente altre vicende giudiziarie italiane riguardanti i bilanci delle societa' calcistiche e le commistioni con i conti delle aziende dei loro patron hanno colpito il calcio italiano, ma anche il mondo dell'atletica e del ciclismo sono stati scossi da storie poco pulite di soldi e di doping.

Ma se singole discipline sono state inquinate da azioni e interessi che con lo sport non dovrebbero avere nulla a che fare, anche il mondo dello sport per eccellenza, quello dei giochi olimpici, sta atraversando una crisi importante a causa della corruzione che vi si registra.

La giunta esecutiva del Comitato per i giochi olimpici ha espulso ieri provvisoriamente il bulgaro Ivan Slavkov in attesa dei risultati di un'inchiesta sulle presunte pratiche di corruzione, mentre ha espulso definitivamente l'indonesiano Bob Hasan condannato nel suo Paese al carcere.

"Faremo rispettare le regole, qualunque sia il prezzo di decisioni dolorose come queste" ha detto Rogge nel dare l'annuncio ieri in una conferenza stampa ad Atene. Rivolto ai giornalisti ha detto: "avete dinanzi a voi un uomo sconfortato. Sconfortato per il comportamento di alcuni membri del CIO, sconfortato perche' questo accade in un movimento tanto meraviglioso come quello olimpico. E' molto triste provare che ci sono individui che non rispettano le regle", ha concluso.

Dieci giorni fa il Comitato olimpico internazionale annuncio' un'inchiesta poiche' il processo di elezione della sede dei giochi olimpici del 2012 era forse inquinato dalla corruzione invece di svolgersi all'interno di un processo cristallino.

A rivelare aspetti oscuri della vicenda erano stati giornalisti del programma "panorama" della BBC, che si erano fatti passare per rappresentanti di interessi di diversi impresari londinesi ed erano riusciti a comprare il voto almeno di uno dei 124 membri del CIO.

I giochi olimpici erano gia' stati marcati dallo scandalo dei giochi invernali di Salt Lake City nel 2002, in cui fu provato che 13 membri del CIO avevano ricevuto pressioni o accettato regali per favorire la candidatura statunitense. Il massimo organismo olimpico stabili' allora che le elezioni per la sede del 2012 si sarebbero svolte in un ambito limpido e assolutamente legale.

Ma i giornalisti della BBC hanno deciso di verificare la solidita' di questo impegno, facendo scattare quindi la trappola e procedendo ad una simulazione, durata circa un anno, con tentativi di corruzione di diversi membri dell'organismo internazionale. Il CIO chiese allora alla sua Commissione Etica di indagare sulle accuse di condotta indebita, chiedendo alla BBC di cedere tutte le prove acquisite a detta commissione.

Ovviamente la prima reazione venne dai Britannici, che avevano proposto la candidatura di Londra. Lord Sebastian Coe, direttore della candidatura, riconobbe di "essere al corrente" dei tentativi di corruzione, ma dichiaro' che "Londra 2012 ha rispettato l'etica e la trasparenza riguardo alla sua candidatura".

Dopo un primo periodo di riserbo sulla vicenda, sono state fatte le prime dichiarazioni ufficiali del CIO ed ora le prime espulsioni.

continua >

by www.osservatoriosullalegalita.org

_____________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

Europarlamento: pace
durante i giochi olimpici 2004

doping

speciale sport e legalita'

speciale corruzione