NOTIZIARIO del 14 marzo 2004

 
     

Report 15 marzo 2004
L'A
RDUA SENTENZA
di Chiara Baldassari e Giuliano Marrucci

< parte prima

IN STUDIO MILENA GABANELLI: Parole sante! E allora mandiamole finalmente tutte presso gli studi dell'avvocato dove c'è sempre qualcuno anche perché, come abbiamo sentito, su 100 processi 40 vengono rinviati perché la benedetta notifica non arriva in tempo o non si trova l'interessato e poi a furia di ritardi si arriva alla prescrizione. E ritorniamo a Foggia dalla famiglia Talamo. Il primo rinvio era perché il giudice era in ferie, il secondo perché mancava una notifica. Questa volta ce la faranno ad andare in aula?

ANTONIO TALAMO: Arriviamo in aula l'11 di luglio convinti che l'udienza andasse avanti e là, sorpresa delle sorprese perché ci dicono che nonostante li fossero presenti io, mia moglie e i miei legali, e comunque un apparato di persone che vanno pagate da me o dallo Stato, o comunque anche dagli imputati, ci siamo trovati a vederci il processo rinviato perché mancava il servizio di stenotipia.

AUTRICE: Il servizio di stenotipia è quel servizio che permette di trascrivere integralmente e in tempo reale quanto viene detto in aula. Lo prevede il codice di procedura penale e nessun funzionario pubblico è in grado di stenotipare.

EDMONDO BRUTI LIBERATI, Associazione Nazionale Magistrati: Il servizio per una scelta non so quanto felice degli anni scorsi è stato affidato ad imprese esterne, in molte sedi il servizio continua solo perché queste imprese che sono normalmente cooperative, accettano di continuare a lavorare senza essere pagate.

AUTRICE: E di continuare a lavorare senza essere pagati prima o poi ci si stanca.

Roma, novembre 2003, oggi è sciopero.

TRASCRITTRICE 1: Noi l'ultimo stipendio che abbiamo preso è stato quello di marzo e lo abbiamo preso un paio di settimane fa.

TRASCRITTRICE 2: Noi oggi siamo qui in sciopero perché sono praticamente 7, 8 mesi che non prendiamo lo stipendio e siamo venuti per 7, 8 mesi qui in aula a registrare e trascrivere, io ho nella borsa processi fatti l'altro ieri che oggi consegniamo.

AUTRICE: A forza di non pagare, gli stenotipisti non ci sono più e così i processi si trascrivono a mano come a Piacenza.

MARIO D'ONOFRIO, Presidente Tribunale Piacenza: Se in un'udienza, i colleghi soprattutto, portano 15, 16 processi, con la stenotipia a volte se ne riescono a fare anche 10, 11, 12, a seconda. Manuale, se ne fa tre, quattro, e allora finisce che metà dei fascicoli vengano rinviati.

Udienza penale monocratico Bari:

Giudice: Come ben sapete oggi il servizio di stenotipia oggi non è stato ancora ripristinato per mancanza di fondi, per tali motivi sospendo il dibattimento e rinvio l'udienza, andiamo al 21 aprile 2004.

AUTRICE: A Bari invece si rinviano direttamente a quando ci saranno di nuovo i soldi per pagare gli stenotipisti, facciamo due conti. Nel 2002 vengono stanziati 30 milioni di euro, 2003 22 milioni di euro.

AUTRICE: E cosi' con non poche difficoltà si va avanti, e poi?

FRANCESCA LA MALFA, Giudice: Nel marzo il ministero ci dice, guardate che i 150.000 euro di fatture impagate del 2002, non le possiamo pagare noi ministero perché soldi non ne abbiamo quindi ve le dovete pagare voi sugli stanziamenti del 2003, cosa vuol dire? che su quei pochi soldi che già ci avevano dato, cioè 577.000 euro ce ne son rimasti 400 e ci siamo ritrovati all'improvviso a debito, nel senso che avevamo già speso più di questa cifra, e il servizio stenotipia è stato sospeso all'improvviso, con effetto immediato, nell'aprile.

AUTRICE: Torniamo in aula. questa è un udienza collegiale: ci sono tre giudici, il cancelliere, il PM, gli avvocati della difesa, e c'è anche un imputato detenuto.

PRESIDENTE COLLEGIO: Fatemelo vedere almeno. Quindi, signor Scajola, oggi il processo non si può fare, il processo è rinviato al giorno 23 gennaio 2004, tutto qui, se ne può già andare.

AUTRICE: Anche qui, non è ancora iniziato il processo che il nostro imputato se ne può già andare, perché manca la stenotipia, accompagnato ovviamente da 3 agenti della polizia penitenziaria. Rimaniamo in tema di cancellerie e personale, ma spostiamoci sugli uffici dei giudici di pace magistrati onorari adibiti a smaltire i processi meno complicati.

IN STUDIO MILENA GABANELLI: Tutti questi rinvii hanno un costo : superiore o inferiore ai soldi risparmiati in stenotipia? Il Ministero della Giustizia dovrebbe saperlo, ma non ce lo dice. Di sicuro si spendono male i soldi per i giudici di pace. La loro competenza è sulle piccole questioni che vanno dalle liti condominiali all'ingiuria. Non guadagnano molto, ma la distribuzione degli uffici in giro per l'Italia è disastrosa. Per esempio in Lombardia ci sono 62 uffici e ognuno tratta circa 3000 cause all'anno. Un quarto di tutti gli uffici italiani invece non arriva a trattare nemmeno 200 cause.

LUIGI MARINI, Consiglio Superiore Magistratura: Noi abbiamo i tribunali senza personale amministrativo e abbiamo personale amministrativo che lavora presso i giudici di pace per magari smaltire in un anno 50, 100, 70 cause, cioè quello che negli altri uffici si fa in mezza giornata.

D - E quanti sono questi uffici?

LUIGI MARINI, CSM: Il ministero fece uno studio già nel '99, 2000, che individuava in oltre 400, 450 gli uffici improduttivi, fece uno studio che prevedeva la chiusura di 109 uffici. Questa riforma non è stata poi sviluppata, voi capite cosa significa avere due giudici di pace pagati, il personale pagato, le stanze riscaldate, il telefono garantito, i moduli, la carta, per fare 50 cause, quanto costa una sentenza, costa un enormità, e soprattutto toglie risorse al sistema.

AUTRICE: Tribunale di Napoli, prima sezione civile qui i commessi addetti a spostare i fascicoli che mancano a Roma sono tutti presenti.

COMMESSA 1: Sulla carta ne siamo parecchi però parecchi sono esonerati da fare i commessi, cioè da trasportare materialmente i fascicoli.

D - Esattamente quanti sono esonerati?

COMMESSA 1: Questo lo dovrebbe chiedere all'ufficio personale.

COMMESSA 2: Su sette cinque, su sette commessi sono 5 esonerati.

AUTRICE: Sara' sempre per il mal di schiena, in questa bella città di mare, che alle porte dei giudici della sezione fallimentare ci sono appese tutte queste comunicazioni di processi rinviati?

VITO FRALLICCIARDI, Presidente sezione Fallimentare Tribunale Napoli: ci sono dei movimenti dei trasferimenti eccetera colleghi che sono andati in Corte d'Appello hanno scelto altre funzioni eccetera e intanto sono ruoli che restano li' congelati diciamo noi cioè che non si riesce a far ripartire se non arriva un giudice perché gli altri non possono a loro volta sopperire al carico di lavoro degli assenti.

AUTRICE: Che senso ha autorizzare promozioni o trasferimenti se poi non c'è chi deve subentrare?

LUIGI MARINI, Consiglio Superiore della Magistratura: E' inevitabile che il magistrato ad un certo punto debba trasferirsi in alcuni casi perché lo prevede la legge oppure possa trasferirsi perché lo chiede.

AUTRICE: Certamente tutte quelle persone che si presentano in aula e scoprono che il proprio processo è rinviato non lo hanno chiesto. Come il signor Lefevre che intenta una causa per impugnare il suo licenziamento e in 6 anni non ha avuto nemmeno il giudizio di primo grado nonostante il nostro codice per i processi di lavoro imponga un limite di 60 giorni.

STEFANO LEFEVRE: Tu sei disoccupato, non c' hai una lira e sei costretto ad andare in transazione.

AUTRICE: Andare in transazione significa trovare un accordo ma anche rinunciare ad avere piena giustizia e tutto questo perché per tre anni il posto del giudice incaricato del caso che nel frattempo era stato distaccato al ministero è rimasto vacante.

LUIGI MARINI, CSM: Nei tribunali dove l'organico è in sofferenza è difficile affiancare o sostituire il giudice e non si riesce a farli chiudere tutti i processi.

AUTRICE: Ma nel 2001 non si era deciso di aumentare il numero di magistrati di 1000 unità?

LUIGI MARINI, CSM: Il ministro ha bandito il primo dei concorsi ma non ha bandito gli altri due, tant'è che all'inizio del 2003 non intendendo bandire gli altri due concorsi ma dovendo rispettare la legge ha emanato un decreto legge del Governo poi trasformato in legge che ha posticipato di un anno il termine per bandire i concorsi. Questo termine adesso scade a marzo 2004.

AUTRICE: Ma chi ci dice che dietro a tanti rinvii non ci sia qualche magistrato che lavora poco?

VITO FRALLICCIARDI, Presidente sezione Fallimentare Tribunale Napoli: Io penso anche questo, che qualcuno fra noi è anche fannullone, anzi se vuole lo metto anche per iscritto.

AUTRICE: E cosa viene fatto contro i magistrati fannulloni?

GIUSEPPE DI FEDERICO, Consiglio Superiore della Magistratura: Credo che sia un fatto piuttosto conosciuto che i magistrati attualmente entrano in carriera tra i 28 e i 30 anni rimangono fino ai 75 e nessuna valutazione della professionalità viene fatta in questo lunghissimo intervallo.

AUTRICE: Quindi, volendo, per 50 anni si può anche decidere di fare poco o niente a meno che non si voglia essere promossi o trasferiti in tal caso il Consiglio Superiore della magistratura valuta il lavoro svolto ma la riforma in corso prevede un altro metodo di giudizio.

GIUSEPPE DI FEDERICO, CSM: Per coloro che vogliono accedere ai livello superiore della giurisdizione ci sono concorsi per esami e per titoli.

MAURIZIO MILLO, Presidente sezione Penale Tribunale di Bologna: Come mai nessuna impresa fa degli esami generalisti ai suoi dipendenti per decidere chi promuovere, è controproducente perché qualunque lavoratore qualificato, se va valutato nel suo rendimento, ed è giusto che lo sia anche per i magistrati, va valutato per il lavoro che fa.

AUTRICE: Foggia, finalmente un mese fa il papa' del piccolo Andrea ha potuto testimoniare ma tutto il tempo che è andato perduto non si recupera più.

MICHELE RUGGIERO, Giudice: E' più che concreto il rischio che si possa arrivare a prescrizione.

AUTRICE :Cioè scadono i termini senza che si sia celebrato il processo un vizio tutto italiano. MARGHERA AUTRICE Nel 1999 sono stati rinviati a giudizio i funzionari della Provincia di Venezia e alcuni dirigenti Enichem perché uno degli inceneritori di Porto Marghera dove venivano bruciati i rifiuti non era adeguato.

GIAMPAOLO SCHIESARO, Avvocatura dello Stato: Se la combustione non era ottimale e se pertanto le componenti tossiche non venivano completamente bruciate vuol dire che finivano nell'aria parte di queste componenti tossiche contenute nei rifiuti.

D - Di che sostanze tossiche stiamo parlando?

GIAMPAOLO SCHIESARO, Avvocatura dello Stato: Principalmente diossine però non erano solo quelle c'erano ossidi di azoto altre sostanze che erano particolarmente pericolose per la salute.

AUTRICE: Però i reati ambientali che sono complicati da dimostrare si prescrivono in tempi brevi e allo scadere dei termini il giudice che aveva incarico il processo è stato trasferito e quindi due settimane fa si è dovuto ricominciare da capo di fronte ad un nuovo giudice. In assenza di miracoli la prescrizione sarà inevitabile.

GIAMPAOLO SCHIESARO, Avvocatura dello Stato: Il sistema gira a vuoto, energie vengono spese e impegnate per fare processi che si concludono con un nulla di fatto semplicemente perché è trascorso troppo tempo dal momento in cui i reati sono stati accertati.

IN STUDIO MILENA GABANELLI: In questo caso a rimetterci non è il cittadino, ma lo Stato, che qualche volta le leggi le fa anche contro se stesso. Il giudice viene trasferito ad un passo dalla sentenza e a due della prescrizione. Tradotto in soldi è probabile che sfumeranno i 60 milioni di euro che lo Stato chiedeva alla Provincia.

Trascrizione tratta dal sito di Report.
Correzioni a cura di Redazione Osservatorio

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