NOTIZIARIO del 21 dicembre 2004

 
     

Ciampi : Unione Europea forza di cambiamento , ONU essenziale
di red

"L'esperienza storica dell'Italia ci porta a credere fermamente nel dialogo, non nell'antagonismo; nell'apertura, non nell'isolamento: nella convivenza fra i popoli e nel rispetto della dignità della persona umana" e "l'Unione Europea è una forza positiva di cambiamento". Ne e' convinto il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ha espresso questa convinzione ieri alla presentazione degli auguri del Corpo Diplomatico al Palazzo del Quirinale.

"Da secoli - ha affermato il Capo dello Stato" abbiamo imparato, per avere praticato quest'esperienza, che tutte le civiltà, tutte le culture possono essere legate da vincoli pacifici e di solidarietà. Quando ciò avviene, ne seguono sicurezza e sviluppo. Quando ciò non avviene, si aprono scontri drammatici".

Secondo il presidente, "i benefici dell'integrazione sono incommensurabili per noi europei. Sono rilevanti per l'intera comunità mondiale. Per l'Italia, come per ogni Paese membro, l'Unione Europea costituisce, sempre di più, la sfera preferenziale di azione, in ogni campo, a cominciare dall'economia" e "per tutti gli europei, il lungo cammino che ha trasformato una volontà di unità in una vera e propria Costituzione, è un traguardo essenziale: il Trattato costituzionale assicura all'Unione Europea una legittimità nuova, basata su regole condivise e su valori comuni".

L'Europa "deve ora diventare un attore globale capace di coniugare interessi e valori, volto anzitutto, nella sua azione, all'affermazione di un ordine internazionale stabile e pacifico", anche perche' "il modo in cui l'Europa si sta configurando - come Federazione di Stati nazione, e come unione fra popoli - è anche un modello significativo per il mondo. E' un ideale realizzato, visibile, di convivenza civile; un esempio per chi vuole costruire il proprio futuro respingendo gli steccati nazionalistici, le contrapposizioni culturali e inter-etniche in nome di valori e principi comuni".

Il capo dello Stato ha fatto riferimento alla sua visita in Cina, affermando che "i massimi dirigenti cinesi considerano l'Unione Europea un interlocutore sempre più autorevole e ormai indispensabile" mentre per gli Europei "è sufficiente percepire la dimensione e, al tempo stesso, la vitalità delle risorse umane della Cina, per capire quanto sia futile pensare di confrontarsi con simili realtà affidandosi solo alle forze dei singoli Stati europei".

A giudizio del presidente, la crescita di un'Europa piu' grande e piu' unita non limita il suo rapporto con gli Stati Uniti, con i quali Ciampi ha parlato di "solida alleanza", dicendo che "l'Europa è e si considera partner essenziale degli Stati Uniti" e che "un'Europa unita, forte, coesa è anche negli interessi americani".

Il presidente e' tornato anche sul tema a lui caro dell'importanza dell'ONU per gli equilibri e lo sviluppo mondiali, anche se ha parlato della necessaria modifica del Consiglio di Sicurezza che va pero' affrontata "senza inutili accelerazioni" e in un'atmosfera di dialogo e condivisione. Il capo dello Stato ha detto che occorre pero' "una presenza unitaria dell'Europa" alle Nazioni Unite.

Secondo il presidente occorre"dare un impulso deciso ad un nuovo ed autentico partenariato tra il Nord e il Sud del pianeta per porre fine ad un divario che è fonte di ineguaglianze, di emarginazione, di tensioni", "eliminare i fattori che alimentano il fondamentalismo, facendo leva sul dialogo fra civiltà e culture" e "rilanciare la collaborazione multilaterale per gestire in modo efficace i grandi problemi comuni: di sicurezza, economici, ambientali".

Ciampi ha parlato di "alcuni capisaldi: la globalità dei problemi, l'indivisibilità delle soluzioni, l'unità degli obiettivi", affermando che l'impegno "contro il sottosviluppo e nella lotta al terrorismo" sono "parte coerente di una politica di sicurezza comune".

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