NOTIZIARIO del 06 dicembre 2004

 
     

ONU : Oil for food , Kofi Annan non si dimette
di Mauro Giannini

Il segretario generale dell'ONU Kofi Annan, preso di mira a causa dello scandalo "oil for food", non lascera' il suo posto ed ha fatto sapere che "intende continuare a fare il suo lavoro e concentrarsi sull'importante programma" delle Nazioni Unite. "Io penso che dimettersi sia relativamente facile." ha detto Annan in un intervista sul 'Financial Times', "e' ben piu' difficile restare".

Il segretario dell'ONU e' attaccato da una parte della stampa americana e dell'amministrazione Bush riguardo al programma "oil for food", dell'ONU in Iraq, al centro di un enorme scandalo di corruzione nel quale sarebbe coinvolto anche suo figlio Kojo.

Il programma, in vigore dal 1996 al 2003, era destinato ad alleggerire le sofferenze della popolazione, soprattutto i bambini, provata dall'embargo imposto dall'occidente a Saddam Hussein dopo l'invasione del Kuwait. Ma gli aiuti sono stati sfruttati dal regime iracheno (e alcuni governo occidentali) per lucrare diversi miliardi di dollari.

Gli attacchi contro Kofi Annan sono cominciati dopo che si e' appreso che suo figlio Kojo era a libro paga di una societa' svizzera che aveva ricevuto dall'ONU l'appalto per il controllo di qualita' di cibo e medicine inviate in Iraq, societa' da cui si era licenziato nel 1998.

"La mia speranza era che una volta che una commissione d'inchiesta indipendente fosse stata costituita, avremmo aspettato tutti che facesse il suo lavoro e tirasse le sue conclusioni" ha commentato Annan "ma non e' cosi' per alcuni che si accaniscono con attacchi".

Nonostante cio', ha dichiarato Annan "credo che dobbiamo proseguire il nostro programma costruttivo, cooperando tutti con Volcker". Paul Volcker e' l'ex governatore della riserva federale americana incaricato di condurre l'indagine alla testa di una commissione interna voluta dallo stesso Annan che pero' non appare sufficientemente indipendente ad indagare sulle responsabilita' degli alti funzionari coinvolti.

Peraltro l'amministrazione Bush non perdona l'idipendenza di Annan e la dichiarazione sulla guerra "illegale" in Iraq, fatta a pochi mesi dalle elezioni presidenziali USA. Uno dei commissari della commissione d'inchiesta dell'ONU ha dovuto dare le dimissioni perche' alcune sue dichiarazioni erano state considerate "di tenore antiamericano".

Alcune settimane fa un comitato di cittadini americani ha chiesto addirittura di estromettere le Nazioni Unite dagli USA, dove hanno la sede principale a New York, mentre pochi giorni fa il senatore americano repubblicano Norm Coleman, incaricato dell'inchiesta americana su Oil For Food, ha chiesto dalle colonne del 'Wall Street Journal' al segretario generale dell'ONU di dimettersi perche' "la piu' vasta frode della storia dell'ONU si e' svolta sotto la sua direzione".

Due settimane fa, la sottocommissione permanente di investigazione di Coleman, ha dichiarato di aver scoperto prove secondo cui il governo di Saddam Hussein aveva raccolto piu' di 21,3 miliardi di dollari (13 miliardi di euro) di fondi illegali sfruttando le misure prese per le sanzioni, compreso il programma Oil For Food, ma il collega di Coleman a capo della commissione, il democratico Carl Levin, ha dichiarato di non vedere l'utilita' delle dimissioni di Kofi Annan.

Speciale diritti umani

Speciale mani pulite


by www.osservatoriosullalegalita.org

_____________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

Oil for food: difficile indagare sullo scandalo dell'ONU

Scandalo Oil for food o Kofigate?