NOTIZIARIO del 04 dicembre 2004

 
     

Terrorismo : alleanza Occidente Islam , Zapatero va avanti da solo ...
di Rico Guillermo

Aveva proposto la sua idea all'Assemblea generale dell'ONU, ma era stata snobbata, in favore di quella di George W. Bush di mettere in piedi un fondo per la lotta al terrorismo. Tornato in patria, la sua idea era stata ridicolizzata dal PP, che lo aveva accusato di rendere ridicola la Spagna che a detta dei leader del partito popolare, quando c'era Aznar era rispettata da tutto il mondo.

Ma José Luis Rodríguez Zapatero non si scoraggia, e ripropone oggi la stessa idea a quelli che erano gli interlocutori privilegiati della stessa: i Paesi Arabi e Islamici. L'idea e' semplice, apparentemente utopistica, se non si considera che e' condivisa da uomini di cultura e studiosi del fenomeno terroristico e delle guerre di religione di tutto il mondo. Ma, si sa, questi poco contano, quando ci sono di mezzo le armi e i quattrini.

L'idea di Zapatero di un patto culturale fra Occidente ed Islam moderato per isolare i fanatici e' solo apparentemente utopistica, perche' di fatto in diversi Paesi arabi e comunita' islamiche all'estero essa e' gia' applicata, sebbene vadano rivisti alcuni meccanismi democratici e sociali.

In Egitto, ad esempio, la stampa e' moderata, e critica verso gli eccessi tipo sharia, islamizzazione della guerra etc. Certo il Paese dovrebbe rivedere i suoi meccanismi sulla stessa liberta' di stampa, e sull'uguaglianza delle donne - penalizzate, ad esempio, al momento del divorzio. Ma nel frattempo i fanatici sono isolati.

In Francia e' stato evidente l'atteggiamento laico e democratico della quasi totalita' della comunita' musulmana (5 milioni di persone) che, sebbene maggiormente colpita dalla legge sulla laicita' e sebbene quotidianamente mortificata da attacchi di fanatici razzisti (con violazione dei cimiteri, ad esempio, di cui poco si parla) si e' schierata per il rispetto delle Istituzioni e leggi francesi e contro il ricatto del terrorismo durante la vicenda dei sequestarti iracheni.

Nelle stesse emergenze la Lega Araba ha condannato con forza le decapitazioni e le uccisioni di civili, e nello stesso Iraq alcuni religiosi piu' moderati (gli Ulema sunniti) stanno pagando con la vita il loro atteggiamento di rifiuto del terrorismo.

E' su queste comunita' e personalita' del mondo islamico che Zapatero vorrebbe far leva per compiere insieme una azione culturale di prevenzione che elimini alle radici il terreno di coltura del terrorismo, dato che l'accresciuta violenza nei confronti di questo male del nostro secolo sembra solo gettare alcool sul fuoco. E con tale idea concordano le politiche dell'OSCE e persino ex analisti della CIA.

E' dunque con questa missione che il ministro degli esteri e della cooperazione spagnolo, Miguel Ángel Moratinos, si incontra oggi a Il Cairo con il presidente egiziano Hosni Mubarak e il segretario generale della Lega Araba, Amr Moussa, nonche' con i rappresentanti permanenti della Lega Araba. Il capo della diplomazia spagnola esporra' l'idea di quella che e' stata chiamata "alleanza di civilizzazione".

Moratinos e' stato anche in Israele, per consultare il primo ministro, Ariel Sharon, ed ha visitato i Territori palestinesi per incontrare la nuova direzione dell'ANP. I risultati di questo giro in Medio Oriente saranno riportati anche al segretario di Stato uscente degli Stati Uniti Colin Powell, prima per telefono e poi a Sofia, alla riunione dell'OSCE oppure mercoledi' 8 a Bruxelles, al consiglio della NATO.

Moratinos ha parlato di "cauto ottimismo e speranza" per il processo di pace in Medio Oriente. Per l'alleanza di civilta' c'e' ancora tanto lavoro da fare....

Speciale terrorismo


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