NOTIZIARIO del 01 dicembre 2004

 
     

AIDS : Unione Europea , impegno per cura e prevenzione
di Carla Amato

"La giornata mondiale dell'AIDS puo' essere l'occasione per ricordarci il nostro impegno nei confronti dell'HIV/AIDS in Europa". Lo ha detto il commissario europeo allo sviluppo ed agli aiuti umanitari Louis Michel, ricordando che "la pandemia continua ad allargarsi" e che le persone viventi che attualmente hanno contratto la malattia sono 40 milioni nel mondo.

Il commissario UE ha sottolineato anche che la malattia colpisce soprattutto le donne e che la situazione e' particolarmente critica nell'Africa subsahariana (dove circa il 57% della popolazione adulta infetta sono donne). In questa regione vi e' una profondissima poverta' fra le donne, dilagano le disuguaglianze di genere e l'ignoranza, vi e' un enorme buco quanto ad effettivi mezzi di prevenzione, mentre per contro e' diffusa la violenza sessuale, che e' un potente mezzo trasmissivo per l'infezione.

Inoltre, ha ricordato Michel, il numero di bambini orfani per la malattia cresce giorno per giorno, e gia' 15 milioni ne sono vittime, molti dei quali malati. Il Commissario ha detto che i suoi primi obiettivi saranno "l'educazione e l'accesso al trattamento per le persone infettate" ed ha comunicato che la Commissione europea guidata da Manuel Durao Barroso intende agire attraverso il WTO e sulla legislazione comunitaria relativa ai prezzi dei prodotti farmaceutici.

Per quanto riguarda in particolare l'educazione, soprattutto quella delle ragazze, gia' in ottobre e' stato varato un programma di supporto nella scuola primaria in piu' di 30 Paesi, con un contributo annuale di 260 milioni di euro. La Commissione europea e' il secondo maggior donatore del Fondo Globale per combattere l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi nei Paesi in via di sviluppo.

Ma l'Europa non sta agendo solo a livello dei Paesi in via di sviluppo. A settembre di quest'anno la Commissione presieduta da Romano Prodi ed il governo della Lituania hanno realizzato una conferenza dei ministri della salute, con esperti di AIDS e rappresentanti di ONG da tutto il continente per focalizzare la lotta all'AIDS come obiettivo chiave per l'Europa. Dalla conferenza di Vilnius e' nato un documento di accordo per la lotta all'epidemia nell'Unione e nei Paesi confinanti.

La Commissione sta lavorando con gli altri partner internazionali per
- informare il pubblico al fine di prevenire l'infezione
- assicurare l'accesso alle cure disponibili per le persone che gia' hanno contratto la malattia
- rafforzare la sorveglianza epidemiologica sull'HIV/AIDS
- coinvolgere i gruppi della societa' civile nella strategia.

Un importante scopo della Commissione e' diretto all'azione sui gruppi di popolazione piu' vulnerabili, come i migranti, i lavoratori del sesso, i carcerati ed, in particolare, i giovani. Molti giovani, ha rilevato infatti la commissione, ignorano - o scelgono di ignorare - le informazioni di prevenzione per il sesso sicuro. E' stato dunque concordato per il 2005 un pacchetto coordinato di campagne di informazione nazionale.

Altro importante settore d'azione quello relativo alla seconda causa di contagio, le trasfusioni. L'UE ha deciso di adottare una direttiva per stabilire standard qualitativi per la sicurezza sanitaria del sangue e dei suoi componenti. Infine, non secondario e' considerato il contributo alla ricerca.

Nel periodo 1998 - 2002, l'Unione Europea ha stanziato per il programma di Research and Technological Development, sull'HIV/AIDS, 28 milioni di euro per ricerche sui vaccini e 19 per altre ricerche attinenti, mentre il programma prevede per il futuro (2002-2006) il sostegno a progetti per la ricerca di un microbicida HIV/AIDS per la prevenzione della trasmissione sessuale ed altre ricerche su vaccini e sui meccanismi immunitari.

Speciale diritti umani


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