NOTIZIARIO del 01 dicembre 2004

 
     

Oil for food : senatore USA chiede dimissioni Kofi Annan
di Mauro Giannini

Il senatore americano Norm Coleman, incaricato dell'inchiesta sul programma Oil For Food delle Nazioni Unite in Iraq, ha chiesto al segretario generale dell'ONU di dimettersi, e lo ha fatto dalle colonne del 'Wall Street Journal'. Secondo Coleman, repubblicano, Annan dovrebbe dare le dimissioni perche' "la piu' vasta frode della storia dell'ONU si e' svolta sotto la sua direzione".

"Finche' Annan sara' al potere - ha affermato Coleman - il mondo non sara' mai in grado di conoscere l'intera viceda delle tangenti e dei pagamenti sottobanco che hanno avuto luogo sotto il naso collettivo dell'ONU".

Il programma Oil for Food fu varato nel dicembre 1996 per "rispondere, a titolo di misura temporanea, ai bisogni umanitari del popolo iracheno", provato per le sanzioni economiche imposte dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU dopo l'invasione del Kuwait nel 1990.

Due settimane fa, la sottocommissione permanente di investigazione di Coleman, ha dichiarato di aver scoperto prove secondo cui il governo di Saddam Hussein aveva raccolto piu' di 21,3 miliardi di dollari (13 miliardi di euro) di fondi illegali sfruttando le misure prese per le sanzioni, compreso il programma Oil For Food.

"Annan era alla testa dell'ONU, ad eccezione di qualche giorno", durante lo svolgimento del programma, ha sottolineato Coleman, "e dunque deve assumersi la responsabilita' della completa incapacita' dell'ONU a verificare o mettere fine agli abusi di Saddam".

Il collega di Coleman a capo della commissione, il democratico Carl Levin, ha dichiarato ieri sera di non vedere l'utilita' delle dimissioni di Kofi Annan. L'ufficio del segretario generale delle Nazioni Unite non ha invece commentato le dichiarazioni pubblicate sul giornale americano.

La questione e' molto complessa, in quanto da un lato la commissione d'inchiesta interna voluta dallo stesso Annan non appare sufficientemente indipendente ad indagare sulle responsabilita' degli alti funzionari coinvolti, dall'altro anche l'amministrazione Bush non puo' esprimere un giudizio sereno, poiche' non perdona alcune prese di posizione di Annan, come la dichiarazione sulla guerra "illegale" in Iraq, fatta a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.

Uno dei commissari della commissione d'inchiesta ONU ha dovuto dare le dimissioni perche' alcune sue dichiarazioni erano state considerate "di tenore antiamericano" e alcune settimane fa un comitato di cittadini americani ha chiesto addirittura di estromettere le Nazioni Unite dagli USA, dove hanno la sede principale a New York, perche' non vicine alle recenti scelte politiche degli USA contro il terrorismo (ovvero guerra in Iraq e questione israelo-palestinese).

Sebbene vi siano state delle smentite, nello scandalo Oil for food sarebbe coinvolto anche il figlio di Kofi Annan, tanto che inizialmente lo scandalo ha preso il nome di Kofigate.

Speciale diritti umani


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Oil for food: difficile indagare sullo scandalo dell'ONU