NOTIZIARIO del 22 novembre 2004

 
     

Falluja : esercito USA lascia libero giornalista di Al Arabiya
di red

La rete televisiva satellitare Al Arabiya ha annunciato ieri la liberazione del suo corrispondente a Falluja, in Iraq, Abdel Kader Al-Saadi, detenuto per 11 giorni dall'esercito USA.

Secondo la televisione di Dubai (Arabia Saudita), i Marine avevano arrestato l'11 novembre il giornalista in una moschea al quarto giorno della loro offensiva contro la citta' sunnita, sebbene egli portasse la scritta "stampa" in inglese ed in arabo sugli indumenti.

Il giornalista, intervenuto in diretta telefonica alla televisione dopo la liberazione, ha raccontato le circostanze drammatiche della sua detenzione, precisando che mentre era detenuto, c'erano in prigione "2000-2500 altri Iracheni. Saadi ha detto che durante il trasporto da Falluja a Saqlawiyah, 10 km piu' a est, i prigionieri avevano "le mani legate e gli occhi bendati".

Il corrispondente ha spiegato che nel luogo della loro detenzione i prigionieri hanno patito il freddo a causa della mancanza di coperte ed ha aggiunto di essere stato sottoposto ad un interrogatorio come gli altri detenuti.

Ha aggiunto che le truppe americane avevano cominciato a liberare tali prigionieri in gruppi: "Ogni giorno sono rilasciati 50-100 prigionieri, domenica ne sono stati liberati circa 150". Le convenzioni di Ginevra proteggono non solo i prigionieri, ma in particolare i giornalisti.

Intanto i militari americani hanno affermato di aver scoperto a Falluja una ventina di luoghi di tortura. Lo ha detto il comandante Jim West, del servizio informazioni americano.

I militari americani ritengono anche di aver trovato alcune case in cui sarebbero stati tenuti prigionieri alcuni ostaggi. In una di queste stanze sarebbero stati decapitati l'inglese Bigley e gli americani Jack Hensley e Eugene Armstrong.

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